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Verso la Giornata mondiale dei poveri a Reggio Calabria, l’invito della Caritas

I volontari del Servizio Civile Nazionale 2016

“Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7) è il titolo che Papa Francesco ha voluto dare alla VII Giornata mondiale dei poveri di quest’anno. Tale data – ci ricorda la direttrice della Caritas diocesana di Reggio Calabria, Maria Angela Ambrogio – è stata scelta perché si tratta della domenica che precede la festa di Cristo Re dell’Universo e, il Papa, vuole così, farci ritrovare intorno alla mensa del Signore per ricevere da Lui il dono e l’impegno di vivere la povertà e servire i poveri».

Nel messaggio si sottolinea che l’Eucarestia celebrata è realmente il criterio di comunione, perché è attorno all’altare del Signore che diventiamo sempre più consapevoli di essere fratelli e sorelle che oltre a condividere il Pane Eucaristico condividono il pasto festivo con chi è privo del necessario.

«La giornata Mondiale dei poveri ha lo scopo di ricordare alle nostre comunità sia la centralità della persona povera ma anche affermare che la fragilità diventa il segno della manifestazione della presenza di quel Padre ricco di misericordia che si incarna nella storia di una comunità e ascolta il grido dei poveri. Questo povero grida e il Signore lo ascolta” (Sal 34,7)», ricordano ancora Ambrogio e l’equipe diocesana Caritas nel messaggio indirizzato a parroci, diaconi, congregazioni femminili e maschili e operatori Caritas, in vista della Giornata del 19 novembre.

Il nuovo anno della Caritas diocesana
Come ogni anno la Giornata mondiale dei poveri per la Caritas diocesana di Reggio Calabria – Bova coincide con l’inizio delle attività formative del nuovo anno pastorale.

In particolare, la giornata di riflessione e preghiera per i fratelli poveri, che si celebra domenica 19 novembre, sarà preceduta da altri due importanti momenti: domenica 12 novembre, la celebrazione in Cattedrale alle 17 durante la quale sarà conferito il mandato agli operatori pastorali della diocesi. Mercoledì 14, invece, presso il seminario arcivescovile Pio XI, dalle 17 alle 19 si terrà l’annuale incontro con gli operatori Caritas.

Subito dopo domenica 19, gli altri appuntamenti dell’anno pastorale della Caritas diocesana prevedono un incontro di spiritualità martedì 5 dicembre alle 16.30 presso la parrocchia di Archi Carmine. L’11 dicembre, poi, alle 20.30 c’è l’annuale appuntamento di Veglia e preghiera con la recita del Rosario insieme alle donne in difficoltà, vittime della tratta.

Il 24 dicembre, vigilia della Natività del Signore e IV domenica d’avvento si celebra, invece, Giornata della Carità.

Con il 2024 il calendario di appuntamenti prevede a febbraio un nuovo incontro di spiritualità, martedì 27, presso la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù alle 16.30.

A marzo si celebra la Quaresima di Carità il Giovedì Santo, mentre a maggio (martedì 28) a conclusione dell’anno formativo, si terrà un nuovo incontro con gli operatori della Caritas dalle 17 alle 19 presso il Seminario arcivescovile Pio XI.

Povertà, prestare attenzione all’ascolto
Il metodo Caritas si basa su: ascoltare, osservare e discernere. II Papa in questo caso richiama in modo particolare il criterio dell’osservare affermando: “Non distogliere lo sguardo dal povero”, «richiamando tutti noi a tenere l’occhio attento», aggiunge Ambrogio.

«Ci sono delle forme di povertà che sono evidenti, altre invece che non emergono, ed ecco che una funzione importante delle nostre comunità – afferma la direttrice di Caritas – è favorire l’emergere di chi per qualche motivo non riesce ad esprimere il proprio disagio. Questo è possibile solo se si è capaci di creare all’interno delle nostre Parrocchie un clima di accoglienza e di fraternità, dove la persona si senta libera di poter fare percorsi di accompagnamento spirituali e umani».

«È evidente che un fiume di povertà attraversa le nostre città, il mondo cambia sempre più rapidamente, ed in questo contesto la persona fragile rischia di essere travolta. La Chiesa di questo tempo deve sentire sempre più l’esigenza di annunciare il Vangelo, un Vangelo che si incarna nella storia e che diventa accoglienza, condivisione, solidarietà, sostegno, aiuto concreto. Una Chiesa capace di ascoltare la voce silenziata dai rumori di un mondo sempre più disattento alle voci di chi vive nella povertà. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che ogni giorno si dedicano all’accompagnamento delle persone fragili e a chi si mette con pazienza accanto ai cosiddetti “ultimi”», ancora la lettera.

Don Italo e non solo, a Reggio Calabria tante testimonianze di carità
Nel messaggio indirizzato alla comunità diocesana, Ambrogio e l’equipe della Caritas citano anche «le belle testimonianze che la nostra Diocesi ha da sempre offerto grazie anche a grandi figure come don ltalo Calabrò di cui da poco si è aperta l’inchiesta di beatificazione».

Il merito di Don ltalo, si legge, «è stato quello di essere una voce profetica in un tempo in cui certamente le ostilità non mancavano ma ancora di più perché la sua opera oggi viene portata avanti da tanti fratelli che hanno creduto nel messaggio evangelico che lui ha annunciato perché la fede ci insegna che ogni povero è figlio di Dio e che in lui è presente Cristo: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40)».

Da qui l’invito, a un impegno comune al fianco degli ultimi e dei più bisognosi.