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Un viaggio nella storia: «Chiese aperte» al via

{module AddThis}Nel territorio dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria–Bova è un gran numero di edifici religiosi di pregio per architettura e patrimonio d’arte custodito, talora raramente aperti al pubblico per la carenza di personale, anche volontario, che se ne assuma l’onere della custodia e sorveglianza. Al fine di contribuire a tale esigenza formativa, l’Arcidiocesi, attraverso l’Ufficio beni culturali, promuove dal 2013 il Progetto Chiese Aperte, rivolto a volontari impegnati in iniziative di custodia, tutela e valorizzazione degli edifici di culto.

Giunto alla sua quinta edizione, l’intervento, finanziato con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica e attuato dall’Associazione di volontariato Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, nel 2017 è dedicato al tema La Bellezza narrata: itinerari di arte e fede a Reggio Calabria.

Le emergenze architettoniche e storico– artistiche coinvolte sono site nel centro storico e nelle sue immediate adiacenze: in particolare, le chiese degli Ottimati, del Carmine, del Santo Cristo o dell’Arciconfraternita dei Bianchi, della Madonna dei Poveri al Trabocchetto (detta Chiesa di Pepe), di San Pietro al Calopinace, della Graziella, di Sant’Antonio ad Archi, cui si aggiungono, costituendone un sito di eccellenza, le rovine della chiesa medievale di San Giovanni extra muros (sec. XII) presso via Giudecca.

Il Progetto Chiese Aperte 2017 prevede lo svolgimento di un Corso di formazione rivolto a quanti, volontari e indipendentemente dalle parrocchie di provenienza, siano interessati ad acquisire le competenze necessarie per contribuire a vario titolo ad iniziative di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico diocesano. Tra i temi trattati durante il Corso: I beni culturali ecclesiastici nel Magistero della Chiesa (Paolo Martino, Incaricato regionale per i beni culturali eclesiastici); Il ruolo del volontariato nella tutela dei beni culturali ecclesiastici (Rocco Gangemi, presidente FAI Delegazione di Reggio Calabria); Restauro di architetture religiose di rilevanza storica (Ignazio Ferro, architetto e componente Commissione diocesane Arte sacra); Memoria di architetture religiose a Reggio prima del 1908 (Renato Laganà, docente Università Mediterranea di Reggio Calabria); Altari sei–ottocenteschi nelle chiese dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria–Bova (Cettina Nostro, storico dell’arte) ; Restauro ed esigenze di culto e devozione: la Madonna nera di Seminara e il Crocifisso di Terranova Sappo Minulio (Sante Guido e Giuseppe Mantella, restauratori); Arte sacra dell’Ottocento nelle chiese diocesane: artisti e opere (Giovanna Capitelli, Università della Calabria, Dipartimento di Studi umanistici); Gestione e conduzione di una visita guidata. Tecnica professionale e simulazione di visita (Paola Vazzana, guida turistica abilitata); La comunicazione dei beni culturali nell’era digitale: come creare una strategia (Francesco Biacca, Project manager e Senior partner Evermind srl). Conclusa la fase formativa, in concomitanza con l’apertura e la valorizzazione delle chiese coinvolte, sarà avviato un ciclo di eventi teso ad animare e valorizzare i siti.

Lucia Lojacono