Si tratta di una truffa: nessun soggetto è stato autorizzato a chiedere soldi per una rivista dedicata alla Patrona. A renderlo noto è l’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova per mezzo dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali, diretto da don Davide Imeneo, confermando che nessuna iniziativa in tal senso è stata intrapresa né dal predetto ufficio né dai frati dell’Eremo (che anzi, durante le prossime due settimane, avranno ampi spazi sul settimanale diocesano “L’Avvenire di Calabria”). La denuncia dell’accaduto è giunta agli uffici diocesani da parte di alcuni residenti che hanno segnalato questa attività anomala e, come già specificato, non autorizzata. La raccomandazione è, specie per i soggetti più fragili, di non consegnare denaro se non a realtà il cui legame con la Chiesa locale sia ampiamento comprovato.