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Terremoto in Nepal: l’impegno della Caritas

Le case devastate dopo il terremoto

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Proseguono intense le scosse di assestamento che provocano il crollo degli edifici danneggiati. Il Nepal paga pesantemente condizioni di povertà già diffusa e costruzioni non adeguate all’altissimo rischio sismico che lo caratterizza. Anche nei paesi limitrofi, soprattutto in India, vi sono morti e danni, ma molte aree non sono ancora state raggiunte e il bilancio potrebbero essere di gran lunga peggiore.
La rete Caritas, seppur in condizioni difficilissime, continua incessantemente la sua azione con la mobilitazione di altre Caritas e team di esperti in supporto alla Caritas Nepal. La priorità rimane la ricerca dei sopravvissuti e l’assistenza ai senza tetto con beni di prima necessità, soprattutto acqua e materiale igienico sanitario, oltre che tende, coperte e teli per ripari temporanei. Vi è una preoccupazione particolare per la fasce più vulnerabili, come minori, anziani, disabili. Tutto è ancor più complicato dalla fredda temperatura notturna e dalla pioggia.
Caritas Italiana ha messo a disposizione un primo contributo di 100 mila euro e, grazie anche ai suoi operatori nell’area, resta in costante contatto con le Caritas dei paesi colpiti.