Il Santuario, oltre al valore storico– architettonico, da subito è stato ed è un punto di riferimento di fede e di carità per la popolazione reggina che, numerosa lo frequenta in modo ininterrotto per tutto l’anno, sfociando poi in quel fiume interminabile di popolo durante i 13 martedi e la “Tredicina” dedicati al Santo che, culmina con la grande festa di Sant’Antonio il 13 giugno.
L’inizio della “Tredicina” prende il via la mattina del 31 maggio e sancita con tredici colpi di mortaio, che tuonano per l’intera città.
La festa non è solo per il quartiere, ma dell’intera Provincia Reggina e dei nostri dirimpettai messinesi.
Il programma della festa si articola in due fasi. La prima prettamente religiosa, è dedicata alla crescita spirituale, devozionale e umana nella carità così come voluta sia da Sant’Antonio che dal fondatore San Luigi Orione.
La seconda fase è dedicata all’aggregazione, socializzazione di tutti i fedeli, creando così occasioni di crescita umana e sociale. Il 13, giorno della festa di Sant’Antonio di Padova la Messa solenne è stata presieduta da monsignor Morosini arcivescovo di Reggio–Bova il quale nell’omelia ha espresso parole profonde e a sua volta semplici nel linguaggio, penetrando nel cuore dei fedeli presenti. Parlando del vangelo di Marco, ricorda che «Cristo è venuto per servire non per essere servito» e prendendo spunto da queste parole del vangelo ricorda ai presenti che «è nostro dovere servire il fratello bisognoso, molto spesso ci dimentichiamo degli anziani dei figli che spesse volte non danno un briciolo del loro tempo per stare con i genitori, è importante dargli affetto e soprattutto rispettarli». Infine il presule ha parlato delle Beatitudini di Sant’Antonio e della vita spesa in nome di Gesù.
Alla fine della celebrazione eucaristica si è snodata la processione per le vie della parrocchia.
Alle 21, la serata si è conclusa con lo spettacolo musicale all’insegna dell’allegria con musica etnica, a cura del gruppo «Taranta Nova dello Stretto» che ha coinvolto i presenti con il ballo in piazza.
I fuochi pirotecnici hanno coronato i festeggiamenti in onore del santo di Padova.
DOMENICO TORRETTI