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Settimana sociale, il racconto dei delegati reggini

 

Anche la nostra Diocesi era presente con una delegazione che ha avuto come guida il Vescovo Mons. Fortunato Morrone, il Vicario Episcopale per la Famiglia il Lavoro e il Laicato don Francesco Megale, il Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro Prof. Luciano Arillotta, e la dott.ssa Monica Tripodi, formatrice del Progetto Policoro Nazionale e componente del Consiglio di PSL Diocesano.

La Settimana Sociale di Taranto non è stata “un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi”, ha ricordato il Cardinale Bassetti evidenziando quanto sia decisivo “l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi” e in particolare il contributo dei giovani che “possono aiutare il mondo a rimettere la fraternità al centro dell’economia”. Proprio a loro, che a Taranto hanno lanciato e firmato il Manifesto dell’Alleanza, il Presidente della CEI ha chiesto di “sognare e costruire, con l’aiuto di Dio, una Chiesa gioiosa, perché umile e disinteressata; una Chiesa a contatto con gli uomini e le loro storie; una Chiesa che si rigenera nell’ottica della carità”. Da Taranto, infatti, riparte un impegno fattivo per coniugare ambiente, lavoro, sviluppo, a cominciare dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori e con la volontà di camminare insieme, nella consapevolezza che – come ha sottolineato Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore – “il cambiamento non avviene solo dall’alto, ma è fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”. Ecco allora il compito che è stato assegnato a ogni delegato.

Innanzitutto si industri a condividere e a promuovere nelle comunità di appartenenza i contenuti dell’esperienza di Taranto in particolare i 7 punti del manifesto sull’alleanza. Chiediamo che le parrocchie e le diocesi prendano l’impegno di:

• promuovere la nascita di cooperative di comunità, cooperative di consumo, comunità energetiche e gruppi di acquisto solidale (GAS).

• Studiare, capire e valorizzare la vocazione del proprio territorio.

• Valorizzare le aree interne anche attraverso la pastorale rurale.

• Di essere audaci nel rivedere l’impostazione della formazione verso i giovani, non aver paura di proporre nelle catechesi l’amore e la cura della Casa Comune, l’iniziazione cristiana sia anche iniziazione al saper abitare il mondo in cui buon Dio ci da vivere.

• Provvedere a che vi sia nelle diocesi e nelle parrocchie un referente con la relativa competenza per la pastorale sociale, del lavoro e dell’ecologia integrale.

• Adoperarsi per la valorizzazione del ruolo della donna nella Chiesa ed in politica sostenendo misure per il tempo di cura della famiglia.

• Favorire e partecipare ai gruppi di cittadinanza attiva che nascono dai problemi del territorio.

Di fronte a queste sfide la tentazione è quella di scoraggiarsi, a questo proposito Mons. Santoro ci ricorda che: “Ce la possiamo fare tutti insieme. Ci vuole solo coraggio! Cari fratelli vescovi, cari delegati e delegate, carissimi giovani lo stile di questa Settimana sociale ha dimostrato che il Pianeta che speriamo è già cominciato. La speranza di una pienezza futura si basa su una salvezza presente.” Don Francesco Megale
Vicario episcopale Laicato, famiglia, lavoro