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Settimana Biblica: quando il libro parla al cuore

Settimana Biblica

{module AddThis Settimana BiblicaE’ iniziata il 23 luglio 2014 la settimana biblica promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mons. Vincenzo Zoccali” e aperta da S. E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova.
Durante il saluto iniziale il presule reggino ha ribadito come la centralità della famiglia e la promozione culturale dei laici siano necessari per la crescita della Chiesa e il rilancio della Evangelizzazione.}“Spesso i nostri cristiani, ha commentato Mons. Morosini, sono ignari della Parola di Dio” e le iniziative di studio ed approfondimento della Sacra Scrittura si rivelano necessarie per permettere loro di approfondire il significato della propria fede.
Mons. Foderaro, direttore dell’Istituto “Zoccali” ha spiegato come “la Settimana Biblica è una delle iniziative formative più longeve della nostra Diocesi. Istituita da Mons. Zoccali 35 anni fa, è uno dei contributi più importanti che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose fornisce a tutti coloro che vogliono approfondire le Scienze Teologiche e le tematiche bibliche.
Il prof. Daniele Fortuna ha presentato la tematica e la struttura della Settimana: Il tema che ha accompagnato i partecipanti durante il loro percorso di studio e di riflessione è stato “La Benedizione”. I lavori sono stati scanditi dalla Liturgia delle Ore, da sei relazioni biblico-esegetiche e dai gruppi di studio e di approfondimento che hanno coinvolto tutti gli studiosi. La relazione introduttiva è stata affidata a don Stefano Ripepi, che ha intrapreso una lettura del libro della Genesi alla luce delle Benedizioni ivi contenute. Già nel primo capitolo appare il verbo benedire. Dio benedice gli esseri viventi e soprattutto l’uomo. La sua benedizione li vivifica e li rende fecondi per riempire la terra, che è ancora uno spazio vuoto.
Giovedì mattina don Marco Scordo, attraverso lo studio del Deuteronomio, ha collegato il termine benedizione a quello di alleanza. Avendo fatto un excursus storico letterario, don Marco ha poi spiegato come lo schema bipolare proprio dell’Alleanza, fatto di benedizioni e maledizioni, sia divenuto il paradigma ermeneutico dell’intera storia d’Israele sin da quando è entrato nella terra fino al tempo dell’esilio. Ma, se l’uomo sceglie di tornare a Dio e di convertirsi, allora anche la maledizione si cambierà in benedizione.
Successivamente il prof. Daniele Fortuna, ha collegato quanto detto nelle precedenti relazioni alla persona stessa di Gesù, presentandone tre aspetti distinti e tuttavia complementari: Gesù come “il benedetto” per eccellenza, Gesù che benedice il Padre e Gesù che benedice gli uomini.
Il pomeriggio è stato dedicato a quattro gruppi di studio: padre Bruno Mioli, direttore del centro diocesano Migrantes, ha guidato il gruppo “Venite a Me Benedetti del padre mio…ero straniero e mi avete accolto”. Si tratta di un gruppo che ha riflettuto sulle modalità di accoglienza dei migranti per leggere l’esperienza delle migrazioni alla luce della parola di Dio. Il secondo gruppo di studio era centrato sulla famiglia. Guidato dai coniugi Biagio e Tina Giumbo, ha approfondito lo studio della famiglia come benedizione per la Chiesa e per la Società. Settimana Biblica AssembleaIl Diacono Enzo Petrolino ha esaminato, invece, la tematica della liturgia, origine e fonte di ogni benedizione. Il quarto gruppo “Ebrei e Cristiani eredi di una stessa benedizione” è stato coordinato dal Prof. Daniele Fortuna, che a partire dal documento Nostra Aetate, ha enucleato le tematiche del dialogo interreligioso. Venerdì mattina don Antonino Sgrò, ha tenuto una relazione dal tema “La paternità di Dio nei profeti: l’esempio di Ezechiele”. Il sacerdote ha introdotto il suo argomento attraverso un excursus sulla paternità adottiva di Dio nell’Antico Testamento, poi ha messo a fuoco, in modo particolare, il libro del profeta Ezechiele, dove Israele è presentata come una bambina ripugnante abbandonata il giorno stesso della nascita; ma Dio, passando vicino a lei, la vede, le parla, la vivifica, le dà la capacità di crescere. Questo brano ha permesso di accostare il tema della paternità a quello della benedizione.
Don Bruno Cirillo, originario della Diocesi di Locri, ha approfondito il tema della benedizione, collegandolo ad uno degli aspetti più difficili e controversi di tutto l’epistolario paolino, quello della giustificazione per fede. Attraverso due argomenti, quello esperienziale (i pagani hanno ricevuto lo Spirito in virtù del fatto che hanno creduto alla parola della predicazione) e quello biblico (Abramo fu giustificato in virtù della fede, prima di ricevere il sigillo della circoncisione), Paolo dimostra che la benedizione, che alla fine coincide col dono dello Spirito, non si può ricevere per il fatto di aver osservato la Legge bensì grazie all’apertura fiduciosa a Dio per accoglierla da lui come dono assolutamente gratuito.
La relazione conclusiva del sabato mattina è stata tenuta dal Prof. Fortuna che, partendo dall’inno della Lettera agli Efesini di San Paolo ha esaminato alcune tematiche relative alla Benedizione: la gratuità della grazia di Dio, l’assoluta precedenza della sua iniziativa salvifica, l’unica e universale mediazione di Cristo, la nostra accoglienza del dono di Dio grazie alla fede e, infine, lo Spirito Santo come dono escatologico effuso sui credenti.
La conclusione della settimana è stata affidata a Mons. Foderaro, che, pienamente soddisfatto, ha tracciato un bilancio molto positivo della Settimana Biblica, partecipata da oltre cento studenti provenienti da tutta la Provincia, ed ha annunciato che dal prossimo anno l’Istituto Mons. Zoccali riproporrà l’iniziativa della Settimana Teologica, cercando di valorizzare le competenze locali e di coinvolgere le altre Istituzioni Culturali della Città.