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Sbarchi, continua il lavoro di accoglienza della Caritas diocesana

Bruna e Giovanni agli sbarchi

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Fin dal principio l’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, attraverso l’attività dei due uffici Pastorali “Caritas” e “Migrantes”, per dare risposte concrete alla nuova emergenza dei migranti, ha dato vita a un Coordinamento di Enti e Associazioni Cattoliche denominato “Coordinamento Diocesano Sbarchi” che opera con attività di esclusivo volontariato presso il Porto di Reggio Calabria durante gli sbarchi. Abbiamo visto sguardi disperati ma anche pieni di riconoscenza: una semplice merendina, un sorriso, una doccia sono stati strumenti per entrare in relazione, per dire loro che nonostante tutte le difficoltà sono arrivati in una terra più accogliente e più sicura. Il nostro servizio tuttavia non si è fermato al porto ma abbiamo avuto modo di prenderci cura di loro negli ospedali, nelle strutture di prima accoglienza, per strada. Ed è sempre per noi questione di giustizia stare dalla loro parte.
Con la stagione estiva gli sbarchi si sono intensificati, ormai con cadenza settimanale, ed aumentano sempre più le presenze di minori stranieri non accompagnati.
Vi è in atto una vera e propria emergenza umanitaria, e di fronte ad una precisa richiesta della Prefettura e degli Enti locali di strutturare servizi di prima accoglienza in particolare per i minori, con lo spirito di servizio che ha contraddistinto il percorso fatto, e su impulso del nostro Arcivescovo, abbiamo sentito il dovere morale e cristiano di non voltarci dall’altra parte, ma di pensare a risposte adeguate ai bisogni di queste persone.
Per questo la Caritas Diocesana, insieme all’Associazione “Comunita’ Papa Giovanni xxiii”, alla Parrocchia San Nicola di Bari S. Maria della Neve, all’associazione Centro Reggino di Solidarieta’(CE.RE.SO.) all’Associazione Abakhi ed alla Comunità Religiosa dei Padri Somaschi, abbiamo risposto alla proposta dei Comuni di Reggio Calabria e Bagnara Calabra mettendo a disposizione alcuni posti letto per la “Prima Accoglienza di Minori Stranieri non Accompagnati” dislocati nei vari territori. Nello spirito che vede per noi sempre al centro la persona, abbiamo provato, in particolare, ad immaginare e strutturare un modello che non privilegi i grandi numeri, come purtroppo altrove accade, e che invece preveda strutture a misura d’uomo, con piccoli gruppi e in spazi adeguati. Strutture che abbiamo come obiettivo offrire a questi ragazzi non solo un tetto, ma anche opportunità di crescita, e che si collochino sul territorio integrandosi con le comunità locali. Ci siamo quindi organizzati per dare risposta a 62 minori per 6 mesi, distribuiti in gruppi su 5 diverse strutture tra Reggio Calabria (38 minori) e Bagnara Calabra (24 minori). Nel breve tempo avuto a disposizione, meno di 15 giorni, abbiamo provato a rendere accogliente ed attrezzati gli ambienti, selezionato il personale ed avviato il lavoro formativo. Tutto ciò incontrando e superando molte difficoltà di ordine pratico e purtroppo, in alcuni casi, anche ambientale. E’ di stanotte la notizia che alcuni ignoti sono entrati nella struttura sita in Bagnara manifestando il loro dissenso all’accoglienza attraverso il danneggiamento dei materassi e delle prese elettriche.
Il Progetto sarà avviato il giovedì 21 luglio alle ore 18.30 insieme al Vescovo ed alla Prefettura alla presenza delle autorità religiose e civili, a Bagnara Calabra Fraz. Porelli, presso l’ Istituto S. Maria degli Angeli, delle Suore Figlie di Maria Immacolata, Via XXIV Maggio 63.