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Reggio Calabria, una settimana di festeggiamenti per don Bosco

La Palestra dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Reggio Calabria

Non sono mancate le emozioni fin dalla mattina, quando i partecipanti, piccoli e grandi, dopo aver formato delle squadre, sono stati chiamati ad esibirsi in una serie di giochi a stand, che hanno consentito ai bambini di vivere insieme ai loro genitori straordinari e intensi attimi di complicità, che il rapido dipanarsi della vita di questo nostro tempo, purtroppo, gli concede sempre più raramente.
Dopo la Celebrazione della Messa, presieduta da padre Adriano Delle Pezze , dei padri monfortani di Reggio Calabria, e il pranzo comunitario a sacco, che ha rappresentato un bel momento di condivisione e di riscoperta dei valori autentici dello stare insieme, in un clima sereno e rilassato, all’interno di un ambiente unico, fiore all’occhiello della città. L’edificio è, infatti, fornito di spazi ricreativi, come la palestra e i campetti sportivi all’aperto, ma anche di aule attrezzate per discipline specifiche, come la musica, l’informatica e l’arte.
Ogni opera salesiana è casa che accoglie, cortile dove incontrarsi da amici e scuola che educa alla vita. Scuola che educa e che evangelizza. L’obiettivo è di avere buoni cristiani e onesti cittadini: i secondi in particolare sono “merce” sempre più rara, e di conseguenza, più apprezzata sul mercato. Questi traguardi, alle volte, passano in sordina, lasciando spazio alle molte parole della politica che, spesso, non si rende conto che le scuole paritarie sono una risorsa e un risparmio per lo Stato”.
Nell’Istituto, che opera nella nostra città da più di cinquant’anni, sono stati formati tanti ragazzi, alcuni dei quali poi diventati grandi professionisti, con ruoli importanti nella società. Tutti hanno in comune l’amore per una comunità nella quale sono stati educati ai valori cristiani, soprattutto quello della solidarietà, del bene comune e della responsabilità per la propria famiglia e per tutti i fratelli.
La speranza è che questa grande istituzione di formazione e di educazione possa continuare ad operare a lungo nella nostra realtà, sfornando giovani “cervelli” con il cuore grande come quello di don Bosco.
Nel pomeriggio le squadre sono state chiamate a confrontarsi con i giochi semplici che si facevano una volta, che non costavano nulla e regalano tanto divertimento. Abbiamo visto adulti ritornare bambini e ragazzini competere con il piglio e la determinazione di chi vuole portarsi a casa la vittoria, pur sapendo che, in fondo, non c’era nulla da vincere oltre la gioia di partecipare.
La giornata si è conclusa con la proiezione di un filmato celebrativo della famiglia che, in realtà, ha voluto offrire un concentrato di buoni consigli a genitori e figli per rendere sereno e armonioso il cammino familiare, facendo in modo che la gioia dello stare insieme sia sempre superiore alle difficoltà e alle incomprensioni che, inevitabilmente, si incontrano lungo il tragitto della vita.