Si apre oggi il nuovo Anno pastorale dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Un importante momento che coincide con la presenza di un illustre ospite, il cardinale Tolentino de Mendonça e l’inaugurazione di una nuova esperienza formativa, che segna un rinnovato dialogo tra fede, cultura e società in riva allo Stretto, secondo l’insegnamento di san Paolo Apostolo, fondatore della Chiesa reggina.
Il nuovo anno pastorale a Reggio Calabria si apre con l’inaugurazione della Scuola Biblica Paolina
Un momento significativo e una presenza illustre per l’avvio del nuovo anno pastorale dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Questo appuntamento, che solitamente precede le celebrazioni settembrine in onore della Madonna della Consolazione, segna quest’anno l’inizio della Scuola biblica paolina. Fortemente voluta dall’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, sarà inaugurata oggi, giovedì 12 settembre alle 18:30, presso la Scuola Allievi Carabinieri del rione Modena a Reggio Calabria.
L’inaugurazione sarà arricchita dalla prolusione del cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede.
Teologo e professore universitario di lunga data, Tolentino è riconosciuto come un eminente intellettuale cattolico e interverrà sul tema “Paolo paradigma di relazioni efficaci e generative dentro e fuori dalla Chiesa”. In particolare, il porporato esplorerà la figura di San Paolo come modello ancora attuale di dialogo e comunicazione della fede, che rappresenta anche la missione alla base delle attività della Scuola.
Come spiegato da monsignor Sergi, vicario episcopale per la cultura e l’educazione, nella lettera di invito alla comunità, la scuola, che sarà guidata dal biblista monsignor Salvatore Santoro, si pone l’obiettivo di rafforzare la testimonianza della fede cristiana nella società contemporanea, ispirandosi alla figura dell’Apostolo Paolo.
Perché una Scuola biblica paolina a Reggio Calabria
La Scuola nasce da un’esigenza maturata durante il Cammino sinodale e ribadita dallo stesso arcivescovo Morrone nella lettera pastorale Al passo di Gesù: «Pensare cristianamente non è solo un atto proprio della vita credente ma è l’atto stesso della comunicazione della fede e perciò della testimonianza credente nel mondo… Pertanto, facciamo nostra l’istanza di far ripartire la formazione permanente di tutto il Popolo di Dio, laici e presbiteri, sia per una maggiore consapevolezza della grazia della nostra fede sia per stare nel mondo con una testimonianza credente all’altezza delle sfide e delle sollecitazioni che provengono dalla nostra realtà sociale e culturale».
Questa consapevolezza, come sottolinea ancora il presule, può essere raggiunta riscoprendo e valorizzando le “radici paoline” che caratterizzano l’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Il progetto vede in San Paolo (padre della comunità ecclesiale reggina, secondo At 28,13) un paradigma efficace e interessante per uno stile di evangelizzazione e di promozione umana, in linea con le caratteristiche di una Chiesa in uscita, aperta alle sfide di un mondo in cambiamento.
Quale offerta formativa
L’iniziativa propone un programma formativo diversificato che include convegni, webinar, laboratori, esperienze artistiche e archeologiche, e attività di dialogo ecumenico e interreligioso.
Ogni anno, la scuola si focalizzerà su un tema specifico della teologia paolina, presentato all’inizio dell’anno pastorale attraverso un macroconvegno e ulteriormente approfondito con sessioni formative e laboratori. L’intento è promuovere un dialogo attivo con la città e le sue istituzioni, mettendo in relazione la fede cristiana con le sfide contemporanee.
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