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Reggio Calabria – Bova, quattro anni fa la nomina di Morrone ad arcivescovo

Esattamente quattro anni fa (21 marzo 2021), l’arcidiocesi di Reggio Calabria- Bova di fondazione paolina conosceva il nome del suo nuovo pastore, monsignor Fortunato Morrone. L’annuncio fu dato a Reggio Calabria e Crotone dai vescovi Morosini e Panzetta.

La nomina e il primo messaggio alla Chiesa reggina

È una data importante, quella odierna, per la storia dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Esattamente quattro anni fa papa Francesco nominava monsignor Fortunato Morrone, allora presbitero dell’arcidiocesi di Crotone – Santa Severina, nuovo arcivescovo della Chiesa reggina.

L’annuncio ufficiale fu dato, a Reggio Calabria, a mezzogiorno dal suo predecessore, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, in una Cattedrale che, nel rispetto delle norme anticovid, ha visto raccolte tante persone, sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi e seminaristi.

In quella occasione, fu letto anche il primo messaggio che Morrone da vescovo eletto ha voluto indirizzare alla comunità diocesana reggina. Queste le prime parole: «Fratelli e sorelle, vengo tra voi come vostro fratello nella comune fede e, come vostro pastore nel nome del Signore, desidero profondamente essere “collaboratore della vostra gioia”».

L’insediamento di Monsignor Morrone

Pochi mesi dopo la nomina, il 5 giugno 2021, monsignor Morrone ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa a Crotone, per imposizione delle mani dell’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta.

Infine, il 12 giugno 2021, l’ingresso solenne nell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, assumendo ufficialmente il ministero di pastore della comunità reggina.

Il legame affettivo con Reggio Calabria

Da quasi quattro anni alla guida dell’arcidiocesi metropolitana di Reggio Calabria – Bovamonsignor Fortunato Morrone ha stabilito un profondo legame con la città che accolse san Paolo Apostolo, fondatore della prima comunità cristiana calabrese. L’inizio dell’episcopato in riva allo Stretto dell’arcivescovo Morrone è stato segnato subito da un primo significativo momento: è coinciso, infatti, con l’avvio del cammino sinodale. In questo contesto, il presule ha promosso dialogo e ascolto all’interno della comunità diocesana, coinvolgendo tutte le componenti ecclesiali e il laicato.

La sua cura e attenzione per i giovani e la crescita sana del territorio hanno contribuito alla nascita di progetti dai grandi risvolti sociali e comunitari come “Job in Progress”, l’Hub-Porto o il protocollo d’intesa per la casa circondariale di Reggio Calabria per la formazione dei detenuti in prospettiva del loro reinserimento sociale.

La carità, il ruolo delle donne, così come il coinvolgimento del laicato, chiamato a svolgere un ruolo attivo al servizio non solo della comunità diocesana, ma anche cittadina, sono le altre “grandi questioni” affrontate nel corso di questi primi tre anni di episcopato.

La lettera pastorale: Al passo di Gesù

Questi, così come altri temi, sono finiti tra le linee programmatiche della prima Lettera pastorale dell’arcivescovo Morrone, dal titolo Al passo di Gesù. Una lettera incentrata sulla sinodalità. Una Lettera pastorale che è anche un invito al rinnovamento, partendo dal passato ma con uno sguardo proiettato al presente e al futuro:

«Per essere evangelicamente generativi dobbiamo avere il coraggio, dopo aver insieme individuato consuetudini infeconde, di svecchiare la nostra mentalità, le nostre strutture e prassi pastorali, per dedicare più energie alla causa del Vangelo a vantaggio di tutti, specialmente di chi ne ignora la bellezza», scrive non a caso.

Un invito e un legame affettivo con la “sua” Reggio che il presule, più di recente, ha rinnovato nella lettera alla comunità in occasione dell’inizio dell’Anno Pastorale 2024-2025, lo scorso settembre.

La visita pastorale e la Scuola paolina

Fra i momenti significativi di questi oltre tre anni di episcopato, indissolubilmente legato al cammino sinodale e alla lettera pastorale, è stato l’avvio – il 25 gennaio 2024 – della prima Visita pastorale. Un’occasione per monsignor Morrone di incontrare direttamente le comunità ecclesiali del vasto territorio della diocesi di Reggio Calabria-Bova, mettersi in ascolto e incoraggiare un comune cammino di fede e comunitario. Un’occasione vista dalla stesso presule come opportunità per «ripensare creativamente la nostra presenza». 

Tra le iniziative più recenti, poi, la nascita della Scuola Biblica Paolina, inaugurata il 12 settembre 2024, con l’intento di approfondire le radici della Chiesa che è in Reggio Calabria – Bova e di riscoprire, attraverso l’esperienza di san Paolo, il senso di una fede aperta alla fratellanza universale. Un percorso voluto dall’arcivescovo metropolita Fortunato Morrone, non in chiave accademica, ma come un itinerario di crescita umana e spirituale, capace di coinvolgere la comunità nel cammino sinodale e nel ripensamento della missione ecclesiale.

L’articolo Reggio Calabria – Bova, quattro anni fa la nomina di Morrone ad arcivescovo proviene da Avvenire di Calabria.