Questo accordo prevede la realizzazione di «attività di sensibilizzazione ed azioni educative a favore dei minori destinatari di provvedimenti giudiziari» (civili e penali). Oltre a queste due azioni è prevista anche un’ulteriore attività «di formazione professionale e socializzanti congiunte finalizzate alla piena attuazione delle funzioni di tutela dei minori».
I firmatari sottolineano come tra i destinatari rientrino anche «i minori vittime di condotte pregiudizievoli, abusive e maltrattanti». La firma di questo Protocollo d’intesa si muove nel solco tracciato dal Tribunale per i minorenni in merito al coinvolgimento del territorio.
Per la cooperativa “Collina del Sole” – operante ormai da 10 anni nel complesso contesto di Arghillà – è una nuova sfida educativa da cogliere al volo. Nata dal cuore della parrocchia di Sant’Aurelio, – col prezioso aiuto del progetto Policoro – “Collina del Sole” cammina sulle gambe dei giovani del territorio che hanno scelto di restare.
«C’è tanta bellezza in questa Città. Quello che si sta realizzando in questa sede è un ulteriore passaggio di bellezza. Sono grato alle Istituzioni per la sensibilità che si incarna nell’impegno di ciascuno», ha detto Morrone.
«Con questo Protocollo d’intesa – ha aggiunto il vescovo – che potremmo sintetizzare in uno “sguardo d’insieme” abbiamo messo un mattoncino nella costruzione della comunità che abbia un’attenzione specifica ai più deboli». Ha concluso monsignor Morrone: «Così si costruisce la civiltà dell’amore».
Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, ha aperto i lavori presentando nei dettagli il Protocollo d’intesa sottoscritto. Sulle motivazioni che hanno condotto alla firmla si è concentrato l’intervento di Roberto Di Palma.
Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni reggini ha spiegato come «la Procura minorile diventa il catalizzatore di tante forze. Quello che serve è metterli a regime affinché funzioni il meglio possibile. Tra i tanti spunti di questo Protocollo sottoscritto con Collina del Sole va evidenziata e sostenuta l’attività di formazione professionale».
«Credo molto nella dimensione spirituale che i ragazzi devono avere. Nel centro in cui saranno accolti i ragazzi è stato predisposto proprio uno spazio in cui ogni giovane potrà ritrovare se stesso nella dimensione e nel rapporto con la propria spiritualità», ha concluso don Francesco Megale, da pochi giorni nominato Vicario episcopale per laicato, famiglia e lavoro con il compito di promuovere e coordinare il laicato, la pastorale della famiglia e la vita, la pastorale sociale, la pastorale giovanile e vocazionale.