Cerca
Close this search box.

Morosini scrive agli studenti: «La scuola liberi i vostri sogni»

Il vescovo di Reggio Calabria scrive ai genitori per la trasmissione della fede ai loro figli

La scuola è sempre il luogo della novità, dell’avventura, del sogno che inizia a realizzarsi, anche se attraverso un cammino difficile, ma esaltante. Fate in modo che tale cammino diventi il vostro cammino pensato, voluto e realizzato attraverso la collaborazione fattiva tra insegnanti e alunni, come esortavo nel videomessaggio. Realizzate questo cammino con passione, prendendovi per mano: tutti assieme, dirigenti, insegnanti, alunni, genitori, personale tutto.
Papa Francesco, nel suo recente incontro con i giovani a Roma, si chiedeva: da dove nascono i nostri sogni? Invitava ad evitare i sogni “da divano”, cioè quelli che non permettono di mettersi in gioco.
Propose, invece, sogni che germogliano nel nostro cuore, come il grande sogno della felicità e dell’orizzonte grande. Non permettete che tale sogno venga ridotto alla prigionia dei mondi virtuali, ai giochi pericolosi della rete, alla ricerca di essere accettati dal mondo dei social che, se usati male, possono diventare una prigione senza porte e senza finestre, che qualche volta fa morire.
Con il Papa auguro a tutti che la scuola possa liberare i sogni che aprono al mondo, che spingono ad andare con fiducia “oltre”, per scoprire cosa siamo.
Cari ragazzi e cari giovani ognuno di voi è qualcosa di più di quello che pensa di essere, di più di ciò che sa, di più di quello che dice, che decide o che decidono gli altri. Ognuno di voi è figlio del Cielo, fatto per volare alto.
Ci sono sogni che danno le ali al desiderio di Verità, di Bellezza, di Giustizia, di Amore, che l’uomo porta dentro; sogni che danno gioia perché fanno incontrare compagni di viaggio.
Sono sogni misteriosi che vengono dal presentimento di cose grandi che ciascuno di voi porta dentro di sé. Questi sogni si fanno in compagnia di ogni genio che ci ha preceduto, che ha sognato la vita bella, come ciascuno di voi; in compagnia di compagni e insegnanti, in compagnia di Dio, che vuole costruire con tutti voi una storia di amore, che non sia un miraggio o un delirio di onnipotenza.
A questi vostri sogni vogliamo partecipare anche noi adulti; anche noi vi vogliamo accompagnare nel realizzarli.
Vi auguro allora che questo nuovo anno scolastico sia un sognare in grande. Per questo prego Dio e invoco su tutti voi la sua benedizione.
Auguro in modo particolare ai Dirigenti e agli Insegnanti di mettersi al servizio del sogno della giovinezza e di custodi dei sogni belli dei nostri giovani.