«Non di solo pane vivrà l’uomo. ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4): è il tema che vi propongo per questa Quaresima, attorno al quale dobbiamo far sprigionare tutte le nostre energie interiori, alla riscoperta e riappropriazione della dimensione dello Spirito.
La frase sopra riportata è la risposta di Gesù al primo tentativo di Satana di distoglierlo dal suo rapporto con il Padre e chiuderlo così nell’ambito ristretto della dimensione terrena, dominata dalle necessità materiali e dal bisogno smodato di appagarli nel tentativo di cercare la nostra felicità.
Gesù puntualizza a Satana: attenzione, l’uomo non è solo materia, ma anche spirito; anzi è proprio lo spirito a caratterizzarlo e a differenziarlo dagli esseri viventi. Lascia, dunque, che possano esserci momenti, come il mio deserto, in cui a parlare possa essere la mia attenzione verso il Padre, a costo anche di dimenticare o mettere al secondo posto i bisogni materiali, fosse anche il cibo.
Ecco miei cari, questo è l’itinerario di fede che voglio invitarvi a percorrere per riappropriarvi della dimensione spirituale.
Del resto, ci stiamo accorgendo che, chiudendo i nostri orizzonti nell’ambito del terreno, dimenticandoci o addirittura negando Dio e l’eternità, non ci abbiamo guadagnato in termini di felicità. Servano a farci riflettere gli episodi di violenza perpetrata soprattutto a livello familiare per soddisfare la sete di denaro, di droga e di sesso, che si vanno diffondendo a macchia d’olio anche tra i giovanissimi.
Ritorniamo allora a pensare nella prospettiva spirituale la nostra vita e quella delle persone che più ci stanno vicino e verso le quali abbiamo responsabilità educative o protettive.
Questo non vuol dire che dobbiamo dimenticare di dover costruire la vita nel tempo. Tutt’altro. Dio ci ha garantito: Se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie! Subito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari porterei la mia mano…li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia (Salmo 80, 14-15.17).
Come riusciremo a riscoprire e coltivare la dimensione spirituale del nostro essere?
Dobbiamo rientrare in noi stessi, nella nostra interiorità, fuggendo la dissipazione; Nutriamoci con la lettura della parola di Dio; Non lasciamoci dominare dalle cose, facendo qualche rinuncia; Fuggiamo il nostro egoismo, aprendoci alla carità verso gli altri.
Il Signore Gesù ci accompagni in questo cammino, la Vergine Santissima e san Francesco di Paola, il santo della quaresima, intercedano per noi.
Giuseppe Fiorini Morosini – Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova