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Montagne in fiamme, due morti a San Lorenzo. La vicinanza dell’arcivescovo

Un venerdì da incubo in località Gutta (nella foto) nel comune di San Lorenzo. Zia e nipote sono morti nel tentativo di sedare le fiamme che stavano mandando in fumi il loro uliveto. M.C. (53 anni) e A.C. (34 anni) sono deceduti per le ustioni subite.

L’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone, appresa la dolorosa notizia della morte delle due persone di Gutta in San Lorenzo, ha espresso la sua solidale vicinanza alle famiglie delle due vittime per il tramite del parroco ed ha assicurato che domani celebrerà in loro suffragio la Santa Messa. Monsignor Morrone rinnova la ferma condanna nei confronti di questi atti incendiari che stanno deturpando la nostra terra, invitando ancora – come già fatto nei giorni scorsi – a ripensare radicalmente il rapporto con il Creato in chiave di custodia e valorizzazione.

Purtroppo le fiamme non danno tregua all’hinterland reggino: l’intera area tra i comuni di San Lorenzo e Roccaforte del Greco è in fiamme da diversi giorni. Un incendio sta devastando l’entroterra dell’Area grecanica. I roghi, nel caso di alcune frazioni di Roccaforte, si stanno vicinando minacciosamente ai centri abitati.

Nelle scorse ore, l’allarme: Gallicianò, comune di Confoduri, è stato evacuato. E un’impresa agricola, in contrada Monaca (Roccaforte del Greco) andata completamente in fumo. Oliveti secolari e piantagioni di albero da frutto divorati dalle fiamme.

I sacrifici di una vita svaniti in poche ore. La stessa sensazione che ha attraversato zia e nipote a San Lorenzo che si sono gettati nell’estremo tentativo di salvare il salvabile. Finendo, però, col perdere la vita.

Anche in questo momento è continuo l’andirivieni di Canadair dal mare alle colline dell’Area grecanica. Tra i cittadini aumentano paura e sgomento per una situazione che appare fuori controllo.