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Proprio di missione, infatti, ha parlato l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, elogiando il ministero svolto da don Plutino fino ad oggi, il quale si è contraddistinto sempre per la sua umiltà che lo ha portato a rimanere sempre fedele all’obbedienza ai Vescovi che hanno accompagnato il suo ministero sacerdotale, consapevole –come ha detto lo stesso don Plutino – che il Vescovo per una Diocesi è tutto.
Forse il suo forte amore per la Chiesa, i Suoi Pastori e il popolo di Dio, ha portato Mons. Morosini a desiderare per don Plutino questo nuovo servizio, che gli ha conferito chiedendogli di intensificare la preghiera dell’Ufficio delle Ore collegandolo al suo nuovo status e augurandogli di continuare a trasmettere alla gente che incontra la serenità e la giovialità che lo ha sempre contraddistinto, in particolar modo nel Seminario Pio XI dove è confessore straordinario, e da subito un punto di riferimento umano e spirituale per tutti i seminaristi che godono della sua profonda umanità e saggezza come della sua alta e armoniosa semplicità che sa incoraggiare i passi di ognuno.
“Un pensiero e un servizio in più da accogliere e amare come ho sempre fatto e per il quale continuare a spendermi così come sono, questo il vero cambiamento più che il “colore” del nuovo abito”, ha concluso così don Plutino, nei ringraziamenti all’Arcivescovo, ai confratelli Canonici, ma soprattutto ai parenti e agli amici presenti, in modo particolare alcune rappresentanze delle parrocchie che ha guidato nel suo ministero sacerdotale come parroco. Segno Bello di Paternità e di amicizia spirituale che non si limita ai ruoli e agli incarichi ma che vola alto e lascia impronte di Bene e di speranza nel cammino di ogni uomo. Solo chi, come don Plutino, si lascia condurre dal vento dello Spirito con fiducia e audacia, può essere sentinella dei sogni e della gioia dei figli di Dio.
Michele D’Agostino