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Loreto, l’orma indelebile di don Ferrante

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Un momento di preghiera e di ricordo che don Demetrio Sarica, parroco attuale della comunità, ha deciso di affidare alle vibranti parole di monsignor Filippo Curatola, legato a don Ferrante da una grande stima e da anni di vicinanza e collaborazione. Don Pippo ha rievocato alcuni tratti dell’essere prete di don Ferrante. Il suo cercare di guardare la realtà con gli occhi di Dio: «Sin da giovane prete a Chorio nella vicinanza ai poveri – ha ricordato don Curatola – o proprio nella parrocchia di Loreto dove, inviato in un momento quasi tragico della vita della comunità, seppe suscitare nuova fiducia verso la figura del sacerdote; la presenza a messa del novello sacerdote, don Francesco Velonà, testimonia anche la sua capacità di aiutare tanti giovani nel discernimento della propria vocazione ». Questo perché, durante la sua vita, di fronte al bivio continuo tra scegliere Dio o sé stesso, seppe sempre scegliere Dio. Don Curatola ricorda anche il lavoro all’archivio storico diocesano e la collaborazione con l’Avvenire di Calabria, durata tutto il tempo in cui don Pippo è stato direttore della testata. Anche durante gli anni della malattia che avevano impedito a don Ferrante di parlare, i suoi articoli hanno continuato a raccontare la storia della diocesi di Reggio. Proprio dal voler riconoscere il suo contributo di storico, nasce l’iniziativa della parrocchia annunciata da don Sarica al termine della messa: l’Archivio storico è l’unico istituto diocesano che non ha ancora un’intitolazione, e il consiglio pastorale parrocchiale ha fatto istanza al vescovo, Morosini, che venga intitolato a don Nicola. La proposta, sostenuta anche dall’attuale direttore dell’archivio, la dottoressa Maria Pia Mazzittelli, è stata accolta con calore da tutto il consiglio presbiterale diocesano; segno che è veramente il modo migliore per ricordare il sacerdote reggino. Sarà ora impegno della comunità parrocchiale non solo sostenere l’iniziativa ma anche impegnarsi, attraverso la propria vita, a perpetuare il ricordo di don Ferrante.

Carmen De Fontes