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La Pasqua sconfigga le strutture di peccato della nostra società

Mons. Morosini celelebra la prima domenica di Avvento

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“La nostra speranza di vincere trova nella risurrezione la forza e il coraggio di andare avanti”, sottolinea il presule che invita a “portare la Pasqua” nelle famiglie, “diventando strumenti di riconciliazione e di perdono”, “nelle nostre relazioni interpersonali, costruendole all’insegna della misericordia”, “nella nostra città, collaborando fattivamente al suo sviluppo, ciascuno per quel che deve o può fare”, “nelle strutture di peccato che offuscano il nostro vivere comunitario: la corruzione, l’usura, la droga, la prostituzione, la delinquenza organizzata”: “non c’è Pasqua fino a quando resiste il loro regno di morte”, ammonisce.
E poi ancora “nella natura che ci circonda” con l’invito a rispettarla e difenderla da ogni scempio, “nascosto dietro falsi miraggi economici ed occupazionali.
Così il consumismo ha giustificato se stesso nel passato. Non c’è vero progresso lì dove la natura è contaminata”. “Fino a quando tali strutture di peccato saranno vive ed operanti nel nostro tessuto sociale, non possiamo esprimere la gioia pasquale del Risorto, che vince la morte e distrugge ogni realtà che ha sembianze e odore di morte”, conclude il messaggio con l’augurio “che il Cristo risorto dia forza, speranza, coraggio e pace ai vostri cuori”.
Leggi il messaggio integrale dell’Arcivescovo