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La fede è un cammino catecumenale

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È un cammino personalizzato che tiene conto della persona in modo integrale: alla sua situazione umana, alla sua storia, al suo cammino, ai suoi interessi, ai suoi problemi, alle sue attitudini , all’uomo cosi com’è. Gesù fa una proposta – ci ricorda Morosini – e noi non possiamo che accoglierla con responsabilità.
Una proposta per il paradiso? Certamente no – continua il vescovo – è semmai, una proposta per un cammino che trova senso nella quotidianità terrena e va intrapreso all’interno di una comunità. Ecco perché “la fede si deve raccontare, tramandare” per poterla, poi, vivere. Oggi, questa comunità siamo noi, afferma con chiarezza il nostro vescovo.
Mi sembra importante, ricordare a tal proposito, quanto il Vaticano II ha espresso nel documento “Ad Gentes”, 14; Cfr. CEI, Nota pastorale “L’iniziazione cristiana” (1997), n. 18
“Il catecumenato non è una semplice esposizione di dogmi e di precetti, ma una formazione a tutta la vita cristiana e un tirocinio debitamente esteso nel tempo, mediante i quali i discepoli vengono in contatto con Cristo, loro maestro.
Perciò i catecumeni siano convenientemente iniziati al mistero della salvezza e alla pratica delle norme evangeliche e, mediante riti sacri, da celebrare in tempi successivi, siano introdotti nella vita della fede, della liturgia e della carità del popolo di Dio”.
Mons Morosini insiste sul fatto che nelle nostre parrocchie non possono alternarsi file di fedeli che chiedono i sacramenti come fossero semplici traguardi da raggiungere. Vi sono delle tappe da rispettare, in virtù di quel “catecumenato” menzionato nella fase iniziale della catechesi.
Sono quelle tappe che conducono ad una fede ascoltata, celebrata, vissuta.
Iniziazione, infatti, indica l’ingresso in un nuovo stile di vita, che comporta un cambiamento, un rinnovamento, un forte impegno nella nuova realtà intrapresa.
Si tratta, perciò, di un cambiamento, di una conversione.
La fede, quindi, non è solo un atto, ma la vita in quanto tale. La fede è tutta la vita del credente. La conversione, il cambiamento, il rinnovamento sono il risultato di un avvenimento: è Dio che entra nella nostra storia!
E alla fede in Dio si arriva attraverso la mediazione di altri credenti, che già vivono di questa fede e la esprimono nella comunità.
Gaetana Covelli