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La tradizione cattolica e il magistero della Chiesa è unanime nel riconoscere in San Tommasod’Aquino (domenicano, dottore della Chiesa, 1225-1274) il “dottore” per eccellenza “doctor communis” e la sua opera è indicata come l’espressione più importante del pensiero cristiano.
Infatti il Concilio Vaticano II ha attinto abbondantemente al suo pensiero. Giuseppe Ferrari sul suo corso “Gli scrittori politici italiani” riconosce a San Tommaso il primo posto, se non in ordine cronologico, in ordine di importanza, nella serie degli scrittori politici del nostro Paese.
In effetti in lui troviamo i podromi della Dottrina Sociale della Chiesa, la cui riflessione è attinta sia dalla Rivelazione, come anche dal diritto naturale e dallo studio dei Padri della Chiesa. Formula, fra l’altro, i principi: dei valori dei diritti dell’uomo (universali, inviolabili e irrinunciabili); alla proprietà privata; del bene comune al servizio della felicità dell’uomo.