Stop. Se mettiamo insieme l’elemosina con lo sguardo di Cristo il risultato inevitabilmente assumerà un significato più profondo. Il dovere dell’elemosina è antico quanto la Bibbia, il sacrificio e l’elemosina erano due doveri a cui una persona doveva attenersi, ci sono pagine centrali dell’Antico testamento in cui Dio esige un’attenzione particolare per i poveri, gli orfani e le vedove. Un ritornello continuo potremmo dire, perché sono coloro che non hanno niente e nessuno. Il giorno delle Ceneri nel Vangelo ci è stata consegnata la mappa per orientarci nell’itinerario quaresimale, le coordinate di cosa fare e cosa evitare. Anzitutto, ci è stato detto di non fare l’elemosina per essere lodati e ammirati dagli uomini per la nostra generosità: “Fai in modo che la tua mano destra non sappia quello che fa la sinistra”. Non è l’apparenza che conta, ma la capacità di fermarsi per guardare in faccia la persona che chiede aiuto. E’ qui la chiave di volta di come bisogna agire. Non si tratta quindi di fare l’elemosina ma di come si farla, cioè incrociando lo sguardo di chi si ha davanti, rendersi partecipi della sua storia, preoccuparsi e non scaricarsi di pochi spiccioli magari un gesto fatto per togliersi di mezzo la richiesta insistente. Vista così la storia diventa più impegnativa e difficile. Ma il cammino quaresimale ci chiede questo, lo stesso Signore ci interpella, per comodità lungo gli anni abbiamo preferito per rispettare le regole letteralmente anziché leggerne il significato profondo e spirituale a cui esse rimandavano. Abbiamo preferito digiunare qualche volta anziché rinunciare a qualcosa di importante, abbiamo pensato di dare qualcosa più che fermarci a stare con qualcuno e caricarci del suo dolore e della sua solitudine, per tutte queste cose abbiamo solo pregato senza farci preghiera! Stiamo muovendo i primi passi di questo nuovo tempo liturgico e le parole di Tobia riassumono quanto detto finora, danno l’anima a certi gesti che rischiano di diventare consuetudine. Tobia nel cap. 4,7-8 chiama il figlio per istruirlo dicendo: “a tutti quelli che praticano la giustizia fa l’elemosina…non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo” parole molto sagge che aiutano a capire il senso profondo di cosa vuol dire elemosina.