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L’arcivescovo Morrone su Cognata: «È stato un amico di Dio»

Il 22 luglio ricorreva il 50° anniversario della nascita al cielo del Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, venerato Fondatore della Congregazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, «un uomo, un consacrato, un vescovo salesiano, toccato dall’amore misericordioso del Padre», che ha testimoniato con tutta la sua vita l’affidamento alla volontà del suo Signore e l’obbedienza “eroica” alla Chiesa.

La serie di eventi, organizzati dalle Salesiane Oblate del Sacro Cuore che operano da quasi un secolo nella periferia Sud di Reggio Calabria, ha avuto inizio con la celebrazione Eucaristica presieduta da don Pierluigi Cameroni postulatore della causa di beatificazione di monsignor Giuseppe Cognata. La vicaria generale Suor Maria Rita Rocchi salutando l’assemblea ha sottolineato che, nonostante siano passati 50 anni dalla sua nascita al cielo, il ricordo della sua bontà è ancora vivo e che non era possibile che tanta luce rimanesse nell’ombra e la verità ha trionfato.

Papa Francesco nel febbraio del 2020, ha dato il suo augusto consenso alla richiesta di laici e religiosi che impetravano l’apertura della causa di beatificazione. Don Cameroni nell’omelia ha affermato: «Oggi, giorno in cui la chiesa fa memoria di Santa Maria Maddalena, ricordiamo monsignor Cognata che è salito al cielo a Pellaro, dove aveva fondato la Congregazione, sottolineando le ultime parole del fondatore alle sue figlie spirituali. “Sarebbe stato bello morire sull’altare” e lui aveva vissuto davvero la passione di Gesù; “Amatevi, siate unite, vogliatevi bene figliole mie. Voi oblate dovete amarvi molto, vivete con grande carità, io vi penso e vi sono vicino».

«Non vi spaventate figliole mie, non abbiate timore anche se il cuore del padre sta per lasciarvi». Don Cameroni ha concluso dicendo: «Mons. Cognata ci ha lasciato una grande eredità che dobbiamo accogliere e portare avanti». Don Domenico De Biasi parroco della chiesa Santa Maria del Lume, al termine della Celebrazione Eucaristica ha affermato: «come comunità di Pellaro portiamo una grande eredità tutta da riscoprire, Monsignor Cognata a noi sacerdoti insegna che dobbiamo abbandonarci a Dio al di là degli eventi».

È seguita una serata di musica e danza curata dalle associazioni pellaresi. Il 23 luglio nell’area esterna del Palacolor di Pellaro il CSI Reggio Calabria ha organizzato un Torneo giovanile di basket intitolato a Mons. Giuseppe Cognata, la sera è stato rappresentato lo spettacolo musicale inedito “La Santità della dolcezza” a cura dello Charmonie Vocal Group di Tivoli.

Domenica 24 luglio i festeggiamenti si sono svolti a Bova, sede della diocesi di monsignor Cognata, dove alla presenza di autorità religiose, civili e militari, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della via intitolata a monsignor Cognata, vescovo di Bova.

Durante il cammino verso la Concattedrale di Maria Santissima dell’Isodia, l’Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria–Bova, monsignor Fortunato Morrone, ha benedetto la targa che il sindaco Santo Casile, insieme alla madre generale suor Graziella Benghini hanno svelato.

Il sindaco ha affermato: «Oggi è un giorno di memoria per la nostra comunità. La via rispecchia la stima, la vicinanza e l’affetto al vescovo Mons. Cognata, pastore e apostolo delle popolazioni bisognose, modello autentico di virtù cristiane. Intenso è stato il suo magistero a Bova. In lui dimorava il divino. I più anziani ancora ricordano il bene che ha fatto. Questa via è un segno distintivo per le nuove generazioni». Arrivati nella concattedrale accompagnati dal suono festoso della banda, ha avuto inizio la solenne concelebrazione Eucaristica.

Don Leone Stelitano Amministratore parrocchiale della Concattedrale Maria Santissima dell’Isodia, ha rimarcato l’importanza della figura di monsignor Cognata e la sua grande testimonianza di preghiera. La Madre Generale suor Graziella Benghini ha affermato: «Monsignor Cognata è stato una grande luce e ha fatto tanto per questa Diocesi. La Strada intitolata a lui è un segno della sua presenza. Lui ci ha lasciato una grande eredità di offerta, di oblazione e abbandono alla volontà di Dio. La sua è un’eredità che dobbiamo raccogliere, di chi sa dare tutto a tutti».

Don Pierluigi Cameroni si è soffermato sulla straordinarietà della causa aperta da papa Francesco il 15 aprile del 2020 in piena pandemia. Il primo ottobre si chiuderà la fase diocesana. Monsignor Fortunato Morrone nella sua omelia, ha detto: «Monsignor Cognata ha vissuto mettendosi in ascolto dello Spirito, lasciandosi illuminare da Gesù Cristo e come Abramo si è posto dentro la storia tra Dio e il Popolo a cui era stato posto a guida. Come Abramo è stato amico di Dio. Chiediamo a Monsignor Cognata che intercedi per noi, affinché possiamo vivere come lui, che ha amato infinitamente Gesù».

Al termine della celebrazione Eucaristica Suor Caterina Quattrone superiora provinciale della Calabria e della Sicilia ha consegnato una targa ricordo a Mons. Morrone e a don Leone Stelitano.