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L’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini scrive una lettera in occasione dell’inizio delle attività pastorali

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2. La catechesi non è una semplice lezione, come a scuola , ma una esperienza di fede all’interno della comunità, che prevede l’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione della Santa Messa domenicale , l’esperienza della carità, la presenza attiva nella parrocchia.
3. Per i ragazzi e gli adolescenti ci deve essere l’accompagnamento dei genitori, nelle forme organizzate delle singole Parrocchie.
4. La durata minima della preparazione è stabilità dalle norme diocesane, secondo l’età.
5. I genitori e i giovani che chiedono al parroco di prepararsi, rispettivamente al battesimo dei figli (genitori) o alla cresima e preparazione al matrimonio (i giovani), devono segnalare contestualmente il nome dei padrini, perché il parroco abbia il tempo per verificare l’idoneità e organizzare per essi la preparazione.
6. Per quanto si riferisce ai Padrini si ricorda che:
– essi devono essere scelti in base ai criteri di fede e non di amicizia
– devono essere praticanti, perché devono garantire l’accompagnamento nella fede dei ragazzi e dei giovani.
– chi è in situazione canonica irregolare o non cresima non può fare da padrino
– se i Padrini al battesimo sono due, devono necessariamente essere un uomo e una donna.
Mi rivolgo in modo particolare a voi genitori perché abbiate maggiore cura dei figli.
Le nostre associazioni presenti nelle Parrocchie sono pronte ad aiutarvi nel difficile compito educativo. Iscrivete i vostri figli!
A tutti auguro un buon cammino di fede in quest’anno pastorale appena cominciato.
Vi benedico di cuore, in unione di preghiere.
+ p. Giuseppe Fiorini Morosini
Vostro Vescovo