Cerca
Close this search box.

Istituita la Consulta per la Pastorale della Salute

Il 23 luglio, presso la Sala “Monsignor Giovanni Ferro” della Curia arcivescovile di Reggio Calabria – Bova, si è tenuto un incontro promosso dalla Consulta diocesana per la Pastorale della Salute.

L’incontro si è sviluppato partendo dagli interventi dell’arcivescovo metropolita di Reggio – Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone e del direttore della Consulta per la Pastorale della Salute, don Stefano Iacopino.

A seguire si è tenuta la presentazione dello Statuto dell’organismo ecclesiale da parte del segretario della Consulta, Luigi Maria Sorrenti e ne è scaturito un confronto sulle nascenti Commissioni di lavoro.

L’intervento dell’arcivescovo Morrone

«Cercate l’uomo e troverete Dio, l’umanità è opera sua, il Dio che si è fatto uomo è lì, anche in un briciolo di umanità: Lui è lì». Le parole del vescovo Morrone sorprendono chi è abituato a pensare esattamente il contrario, cercare Dio nell’uomo, e aiutano ad approcciare il servizio della pastorale della salute nella modalità autentica della carità verso il dolore, che dell’umanità è parte integrante e non occasionale, «come Gesù ci ha insegnato con la sua vita e la sua Passione».

E ancora: «Siate uno, lavorate l’uno per l’altro, ma siate voi stessi, non nascondetevi dietro la Consulta: l’uno, l’unità, nasce dall’impegno di tutti, dal contributo personale di ciascuno». Non v’è dubbio che il vescovo ha indicato la strada ai volontari, medici, infermieri, la strada di un servizio che sia autenticamente umano e autenticamente divino.

Le parole di Morrone indicano con precisione illuminante la direzione, la prassi, la strada da seguire, «cercate l’uomo e troverete Dio», per raggiungere gli obiettivi della Pastorale della salute.

La relazione di don Iacopino

Prima del dibattito coi presenti, come scritto, ci sono stati due interessanti interventi. Il primo del direttore della Consulta per la Pastorale della Salute dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e cappellano del GOM di Reggio Calabria, don Stefano Iacopino: «Oggi siamo qui per partire, come Chiesa particolare, che riconosce la fragilità, la malattia, la disabilità e il dolore come caratteristiche della vita; Chiesa che vuole impegnarsi a trovare strade per una presenza che, “con-sola” (fa sentire meno soli) e “con-forta” (rende più forti). Questa è la speranza cristiana».

Aggiunge don Iacopino: «Si è passati da una pastorale della malattia e cura a una pastorale attenta alla prevenzione e promozione della salute in tutte le sue dimensioni; da una Pastorale solamente sacramentale a una pastorale di dialogo, di umanizzazione e di attenzione ai problemi etici rilevanti (in modo particolare in questo ambito); da una pastorale che si interessava solo del malato ad una pastorale attenta anche a coloro che lo assistono e lo curano».

«Come cristiani siamo chiamati a incontrare le persone dove esse veramente si trovano. Si trovano certamente nella gioia e in tanti momenti felici. Ma è nella fragilità della malattia, della disabilità e del dolore che cercano la nostra vicinanza, il conforto, l’ascolto di una parola , e nella nostra presenza il “sacramento” della presenza amica di Dio. E – conclude il direttore della Consulta – nella nostra relazione di cura con chi soffre Dio accetta, ancora oggi, di farsi trovare».

Il nuovo Statuto

Altrettanto interessante è stata la relazione del segretario dell’organismo ecclesiale, Luigi Maria Sorrenti che ha illustrato lo Statuto della Consulta: «La Consulta per la Pastorale della Salute esprime la sollecitudine e l’impegno del Vescovo e, quindi, della Chiesa locale verso le persone ammalate, i sofferenti, e le loro famiglie; e verso le persone che se ne prendono cura: i medici e gli infermieri, i volontari e i ministri straordinari della comunione e della consolazione, e le tante associazioni di volontariato che operano in ospedale al servizio dei degenti in difficoltà economiche».

«Lo Statuto ci chiede di servire queste persone là dove vivono il loro stato di persone ammalate, sia nelle strutture sociosanitarie del “pubblico” e del “privato”, sia nelle parrocchie – aggiunge Sorrenti – dove è urgente promuovere la pastorale della salute verso i malati in casa soli e/o assistiti dalle famiglie».

Chiosa così il segretario: «Questa Consulta si impegnerà anche nella scuola: non ci sono precedenti, saremo i primi in Italia a operare nella scuola e il nostro impegno servirà alla Chiesa italiana che da anni sollecita le consulte per la pastorale della salute ad agire anche nelle scuole».

I lavori si sono conclusi con l’insediamento delle Commissioni di lavoro che sono le seguenti: Servizio ai malati sofferenti e familiari; Cura dei Curanti; Scuola e Segreteria.

Servizio ai malati sofferenti e familiari

Più nel dettaglio, la Commissione che si occuperà del Servizio ai malati sofferenti e familiari sarà composta da laici e religiosi. Agirà nelle strutture sanitarie, sia del servizio pubblico che private attraverso volontari e Ministri straordinari della Consolazione e della Comunione. E ancora: nelle parrocchie attraverso la formazione dei laici volontari e dei sacerdoti interessati. In generale, questa Commissione rileverà le criticità del sistema sanitario rispetto alla umanizzazione del rapporto medico paziente e studia e propone soluzioni.

Cura dei Curanti e Scuola

La Commissione della Cura dei Curanti si occuperà dei corsi di formazione e informazione con Ecm per Medici, Infermieri e Amministrativi del settore sanitario sia pubblico che privato. La Commissione Scuola si prenderà cura della salute dei giovani e, in particolare, delle conseguenze delle misure anti Covid sulla salute mentale degli studenti. Inoltre elaborerà e gestirà iniziative per promuovere tra gli studenti il servizio volontario ai malati e ai sofferenti. E, infine, risponderà alle domande degli studenti e informa su temi di attualità e su argomenti di interesse giovanile.

A coordinare le attività trasversali, in ultimo, ma non per ultimo, ci penserà la Segreteria della Consulta.