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Invertire la rotta per difendere e recuperare i valori

Gesù, aiutato dalla preghiera, dal digiuno e dalla meditazione della Parola di Dio, svela l’inganno di Satana e lo respinge.
Sceglie così la via messianica della croce; sceglie di salvare l’uomo senza fare forza sulla sua potenza divina, ma basandosi solo sulla sua fragilità di uomo. Sceglie così di salvare stando accanto all’uomo con compassione, condividendo con amore le sue difficoltà, sino ad accettare anche la morte tra gli insulti di tanti, che ironizzavano sul suo fallimento: «Ha salvato gli altri e non può salvare se stesso»; «Se sei il Figlio di Dio scendi dalla croce e crederemo».
Miei cari, ho già tracciato per me e per voi il cammino della prossima Quaresima. Sia un vero cammino di conversione al pensiero di Dio, rinnegando il sapere corrente circa i valori ai quali dovremmo ispirare la nostra vita. E ci accorgiamo che sono contro il Vangelo e la nostra cultura cristiana. Eppure essi, dai mezzi di comunicazione e dalle stesse strutture educative, ci vengono presentato come veri, più facili da raggiungere, più adatti all’uomo, che viene esaltato nella sua libertà di autodeterminarsi, senza che nessuno lo possa ostacolare. Sono stati messi così in discussione i valori cristiani e umani di sempre: il rispetto assoluto della vita umana nel suo nascere e morire, la sessualità, la famiglia, l’identità naturale della persona, l’apertura all’eternità, la moralità nella politica e nell’amministrazione, la non adesione diretta o indiretta al crimine organizzato.
Così faceva Satana con Gesù nel deserto: cercare di far apparire il male come bene. Convinciamoci che abbiamo fatto già un lungo percorso verso la laicizzazione della vita, negando i valori cristiani che ci hanno sorretto finora, mentre pretendiamo di mantenere intatte le nostre devozioni tradizionali e le nostre manifestazioni religiose esteriori, che non hanno significato senza il supporto dei valori cristiani. Stiamo distruggendo i valori cristiani e ci irrigidiamo sul mantenimento delle tradizioni religiose.
Carissimi, questa Quaresima ci porti a una vera conversione al pensiero di Dio.
Tutti dobbiamo farlo e tutti dobbiamo impegnarsi a promuoverlo negli altri, soprattutto chi ha una responsabilità educativa o maggiore forza di incidere nella cultura e nell’educazione: genitori, insegnanti, medici, giuristi, educatori ecc.
È tempo di iniziare un processo di controtendenza culturale e morale in mezzo a noi. Chiediamo al Signore nella preghiera il dono della conversione al suo pensiero. Vi affido a lui e vi benedico.

+ p. Giuseppe