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Incontro al Seminario sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili

L’incontro si inserisce all’interno di un percorso di formazione umana voluto dall’équipe formativa del seminario

Il 3 marzo 2025, il Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria ha ospitato un importante incontro formativo per i seminaristi, tenuto dal Servizio Tutela Minori e Adulti Vulnerabili dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. A condurre la formazione sono state Suor Maria Ausilia Chiellino e la professoressa Francesca Criserà. Esperte nel campo della tutela e della prevenzione degli abusi, che hanno approfondito tematiche fondamentali per la crescita personale e spirituale dei futuri sacerdoti.

Questo incontro si inserisce all’interno di un percorso di formazione umana voluto dall’équipe formativa del seminario. E risponde alle indicazioni della nuova “Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis” della Conferenza Episcopale Italiana, che sottolinea la necessità di una preparazione sempre più attenta e mirata alla tutela dei più vulnerabili, sia dal punto di vista psicologico che spirituale.

La custodia di sé e degli altri

Durante la serata, sono emerse riflessioni cruciali sul senso della custodia di sé e degli altri. Le relatrici hanno invitato i seminaristi a comprendere l’importanza di vivere in modo equilibrato e armonico l’impegno e il servizio verso il prossimo. Distinguendo tra la proposta di un percorso terapeutico e quella di un cammino spirituale. È stato sottolineato che la vera crescita si trova nella consapevolezza che veniamo tutti da un contesto imperfetto e che ciascuno ha bisogno di apprendere uno stile autentico, corretto e rispettoso verso gli altri.

Suor Maria Ausilia Chiellino ha poi evidenziato come un autentico cammino di formazione e di crescita non possa prescindere dalla consapevolezza dei propri limiti. E dalle difficoltà legate alla manipolazione o a tratti narcisistici che possono emergere nelle relazioni interpersonali. La formazione proposta ha incluso un focus su come riconoscere e prevenire i rischi derivanti da atteggiamenti manipolatori. E come sviluppare una sensibilità maggiore verso le dinamiche psicologiche che possono sfociare in abusi.

Il tema della vigilanza

Un tema centrale dell’incontro è stato quello della vigilanza, soprattutto in relazione alle dipendenze e alla tentazione di mettersi al centro dell’attenzione. È stato messo in luce che l’uomo di chiesa deve sviluppare un sapiente discernimento, affiancato da una giusta dialogicità, per riconoscere i segnali di abuso, che spesso non si manifestano immediatamente in modo palese, ma si sviluppano nel contesto di dinamiche sistemiche che non sono in grado di rilevare i segnali più sottili.

In particolare, l’incontro ha fatto emergere la necessità di evitare una reazione esclusivamente spirituale alla problematica degli abusi. Sebbene la spiritualità abbia un ruolo centrale nel percorso di formazione, gli esperti hanno sottolineato che il tema degli abusi deve essere affrontato con un approccio più ampio, che coinvolga anche le scienze umane e il dialogo con la società civile. Gli abusi, infatti, non sono solo il risultato di un comportamento individuale, ma spesso si radicano in un sistema che non è sufficientemente attento o reattivo di fronte ai primi segnali di disagio o violenza.

L’incontro, pur trattando temi complessi e delicati, ha offerto ai seminaristi strumenti preziosi per crescere in autocoscienza e per affrontare la missione sacerdotale con una maggiore consapevolezza dei propri limiti e della necessità di vivere la custodia e la tutela del prossimo con integrità e attenzione. L’invito finale è stato a mantenere sempre alta la vigilanza e a coltivare una cultura dell’ascolto, della responsabilità e del discernimento, fondamentali per prevenire e riconoscere ogni forma di abuso e violenza.

L’articolo Incontro al Seminario sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili proviene da Avvenire di Calabria.