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Il silenzio e la pace della natura insegnano ad amare il creato

agesci

Coltivare virtù attraverso una proposta educativa che faccia diventare la natura il «luogo» privilegiato dell’educazione. Questa esperienza è possibile e si chiama scoutismo. Così gli inverni trascorsi nelle sedi scout diventano il tempo per prepararsi alle grandi avventure estive. Riconoscere il nord, seguire un corso d’acqua, vegliare alle stelle, rilevare i calchi dalle tracce di un ungulato, chiamare gli alberi per nome e fermarsi a osservare come una madre e un padre portano da mangiare a dei piccoli becchi di uccelli appena nati che a malapena si scorgono da un nido… Ecco quello che faranno i gruppi scout dell’Agesci durante i prossimi mesi. Si porteranno ad alte quo- te per respirare l’aria di Dio. I 23 gruppi diicesani propongono diverse iniziative. Il gruppo di Saline farà il campo di gruppo a Marrappà ambientandolo sulla storia di Peter Pan. Reggio Calabria 3° a Mannoli i lupetti, a Piani di Quarti i Reparti e la branca R/s nelle Marche a vivere la Route di servizio sui luoghi del terremoto, coordinata dal livello nazionale, «Se la terra trema».
L’Rc 4° a Mannoli con i lupetti e a Gornelle con il reparto: tema «Ulisse » (obbedienza, sapersi progettare), mentre la branca Rs andrà a fare il cammino di Santiago. Il gruppo Rc 12 farà il campo a Basilicò e l’Rc 18 a Mannoli. A Mongiana il reparto e il “Clan/Fuoco” vivrà una esperienza di servizio facendo strada da Norcia a Spoleto. Il gruppo di Arghillà farà campo di reparto a Zervò ambientandolo sulla saga di Harry Potter, le Vacanze di Branco, invece, saranno a Santa Venere con il tema: «L’essenzialità». Il clan andrà a Lourdes a vivere una esperienza di servizio. Il gruppo di Pellaro porterà i lupetti a Monterosso Calabro per proporre, attraverso la storia di Pinocchio, il tema della crescita e delle tentazioni.
Il Reparto sarà invece a Piani di Salo con “Harry Potter” e il clan a Lourdes in una esperienza di servizio e assistenza agli ultimi.
Buona pista, buon sentiero e buona strada a tutti quei bambini, ragazzi e giovani che, scarponi ai piedi e occhi in alto, impareranno a leggere con uno sguardo rinnovato l’altro libro di Dio: quello della natura e della bellezza del creato.
Gino Arcudi