Nella Saletta Incontri del Seminario Arcivescovile Pio XI, lunedì 7 aprile 2025, si è tenuto il quarto incontro formativo del Serra Club di Reggio Calabria: “I Serrani incontrano la città”. Convegno per ricordare monsignor Paolo Giunta, presbitero della Chiesa reggina di grandi doti umane, spirituali e culturali; nato ad Archi di Reggio Calabria il 24 marzo 1904, ordinato sacerdote il 16 aprile 1927, morto il 21 settembre 1990.
Il Serra Club di Reggio Calabria incontra la città
Monsignor Paolo Giunta fur Prelato d’onore di Sua Santità, Decano del Capitolo Metropolitano dell’Archidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Esempio luminoso di educatore e di carità cristiana. Un programma di formazione molto ricco quello proposto quest’anno dal Serra Club presieduto dalla prof.ssa Anna Nucera per ricordare alcune figure di uomini e donne di Chiesa che hanno dato lustro all’arcidiocesi reggina e aprire, inoltre, il Seminario Pio XI alla Città e far conoscere a tutti il luogo di culto e di cultura dove studiano e si formano i sacerdoti della diocesi di Reggio Bova.
L’incontro moderato da Oreste Arconte è stato aperto con i saluti di Don Simone Gatto. Il giovane Rettore ha parlato del Ministero Ordinato, sottolineando che il servizio dei presbiteri e sempre difficile perciò, deve essere sempre inquadrato in un alveo più ampio. Monsignor Paolo Giunta, incarnando la propria vocazione, ha lasciato una traccia profonda a vantaggio di tutto il popolo.
Don Gatto ha ringraziato il Serra Club per la scelta del Progetto Formativo appropriato a fare memoria della nostra storia. Il Presidente Eletto, Mimmo Praticò, ha ringraziare i numerosi presenti ed evidenziato che per i Serrani il Seminario Pio XI è patrimonio della Metropolia: un bene prezioso che deve essere salvaguardato e protetto da ogni forma di speculazione.
Chi era monsignor Paolo Giunta
Padre Pasquale Triulcio, Storico e Direttore dell’Archivio Storico Diocesano ha ricordato gli incontri già svolti con il Serra Club su monsignor Agostino Gonzaga (1537 – 1557) e monsignor Giovanni Ferro (1950-1977) ed ha rivolto l’invito a visitare l’Archivio Diocesano, fonte di studio, di ricerca e di conoscenza. Di monsignor Paolo Giunta padre Pasquale ha evidenziato il sacerdote e il suo rapporto con i vescovi, il clero, le consacrate, i giovani e l’AC femminile di cui fu a lungo assistente diocesano. Come scriveva Famiglia Cristiana monsignor Paolo Giunta ha dato lustro alla Chiesa reggina. “Stimato dai vescovi di cui fu saggio collaboratore veniva indicato a sacerdoti e laici come esempio”. Ha viaggiato moltissimo in tutta Italia, chiamato per incontri e conferenze, esercizi spirituali e corsi di aggiornamento. Professore di Lettere, insegnate di Religione al Liceo “Campanella”, Assistente ecclesiastico del Circolo S. Paolo, curò la formazione spirituale e culturale dei giovani, Decano del Capitolo che ha diretto per quasi 30 anni, fino alla morte.
Diresse con impegno l’Opera Reggina Asili, fiore all’occhiello per la nostra arcidiocesi. L’ORA sorta dopo la guerra, costruì ben 83 asili diocesani a vantaggio delle famiglie e dell’infanzia disagiata. Assistente dell’UD e della Gioventù Femminile dell’AC coniò il motto: “Le giovane di AC devono Volere, Valere e Volare”. Insomma una figura poliedrica della Chiesa reggina, un esempio luminoso di carità cristiana. Monsignor Giunta fu grande perché si è saputo fare piccolo. I suoi molteplici incarichi non furono frutto di carrierismo all’interno del clero ma discernimento delle sue capacità.
Un sacerdote che parla ancora alle nostre coscienze
Monsignor Paolo Giunta, aggiunge la prof.ssa Francesca Neri, è una figura che ancora oggi parla alle nostre coscienze, essendo stato un individuo che ha accolto i segni dei tempi anche con molto anticipo. Egli, ha saputo coniugare la fedeltà alla chiesa millenaria le problematiche contemporanei che sono caratteristiche e tipiche di ogni epoca. Ho avuto la fortuna, grazie alla famiglia Giunta, di consultare un quaderno, un memorandum autografo dove monsignor Giunta annotava per se stesso considerazioni personali che rispecchiano il vero pensiero dell’autore.
Monsignor Giunta, continua la prof.ssa Neri, ha vissuto nel “Secolo breve” in cui sono accaduti eventi drammatici e si sono registrati cambiamenti epocali. Per questo, egli già dal 1945 affermava, che la nostra civiltà potrà sopravvivere soltanto con l’accettazione e l’attuazione, nelle relazioni internazionali che nella vita nazionale, del principio cristiano della fratellanza dei popoli”. Un concetto di democrazia evoluto di grande attualità. L’altro aspetto che caratterizzava il canonico Giunta era la sua formazione pedagogica. Convinto assertore che l’insegnamento della religione cattolica costituisce il fondamento e il coronamento di tutte le discipline. Monsignor Giuseppe Agostino definisce il Nostro “un prete significante” perché mons. Giunta si esprimeva con chiarezza. Con il suo modo di essere simboleggiava la sua funzione sacerdotale e pastorale e non è illusorio sperare possa assurgere alla gloria degli altari.
Gli interventi di don Antonino Denisi, Decano del Capito dell’Arcidiocesi Reggio Bova, del Presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro, dott. Lorenzo Festicini e del nipote, avv. Franco Giunta, hanno chiuso l’interessante convegno serrano.
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