Vi parteciperanno i catechisti non solo dei gruppi in cammino verso la prima confessione e la prima comunione, ma anche dei gruppi di preparazione alla cresima e i catechisti dei gruppi giovanili e degli adulti. La celebrazione coinvolgerà anche gli animatori di Azione cattolica e i capi Scout e tutti gli animatori delle associazioni che vivono il servizio dell’annuncio della Parola di Dio. «L’incontro di tutti i catechisti tra di loro ed insieme con il vescovo è un momento molto importante per la connotazione ecclesiale che riveste la celebrazione del mandato, anche alla luce del Motu proprio di papa Francesco sul ministero del catechista», afferma don Antonio Bacciarelli, direttore dell’ufficio catechistico della diocesi di Reggio Calabria – Bova, nella lettera di invito alla celebrazione del 28 novembre prossimo.
Un momento importante, afferma ancora don Bacciarelli, «anche per la significatività che può esprimere in questo momento di cammino sinodale dell’intera Chiesa e quindi anche di quella diocesana».
Con il motu proprio “Antiquum ministerium” dello scorso 11 maggio, papa Francesco ha istituito il ministero laicale del catechista. Una determinazione che va nel segno di una valorizzazione del ruolo dei laici nella comunità e, allo stesso tempo, volta a dare slancio all’evangelizzazione. «Senza nulla togliere alla missione propria del vescovo di essere il primo catechista nella sua diocesi insieme al presbiterio che con lui condivide la stessa cura pastorale, e alla responsabilità peculiare dei genitori riguardo la formazione cristiana dei loro figli è necessario – scrive il Santo Padre – riconoscere la presenza di laici e laiche che in forza del proprio battesimo si sentono chiamati a collaborare nel servizio della catechesi».
«Questa presenza – ancora il Papa – si rende ancora più urgente ai nostri giorni per la rinnovata consapevolezza dell’evangelizzazione nel mondo contemporaneo e per l’imporsi di una cultura globalizzata che richiede un incontro autentico con le giovani generazioni, senza dimenticare l’esigenza di metodologie e strumenti creativi che rendano l’annuncio del Vangelo coerente con la trasformazione missionaria che la Chiesa ha intrapreso».