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Giuseppe Dossetti e le radici cristiane della Costituzione

Un’occasione per riscoprire le radici cristiane della Costituzione italiana e per riflettere sull’attualità del pensiero di Giuseppe Dossetti: è il senso dell’incontro che si terrà domani, 10 aprile, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nell’ambito del “Cammino con Dossetti”, promosso su invito della Conferenza episcopale calabra in collaborazione con le tre Università statali della Calabria.

L’attualità del pensiero di Giuseppe Dossetti

Domani, giovedì 10 aprile alle 11, nell’aula D1 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà la seconda tappa del “Cammino con Dossetti”, un itinerario culturale e formativo promosso dalla Fuci “don Domenico Farias” e dall’Azione cattolica, in collaborazione con la Pastorale universitaria e con l’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova presso l’Ateneo reggino.

L’appuntamento fa parte nel ciclo di incontri voluto dalla Conferenza episcopale calabra su Dossetti. Avrà come ospite d’eccezione il professor Stefano Ceccanti, ordinario alla Sapienza ed ex presidente nazionale Fuci, che guiderà una riflessione su come l’eredità culturale e spirituale di Giuseppe Dossetti abbia influito concretamente sui principi fondativi della nostra Carta costituzionale. Interverrà anche il ricercatore Marco Schirripa. A introdurre e presiedere l’incontro sarà la dottoranda in diritto pubblico Carla Amaddeo.

L’iniziativa, che si avvale dell’accompagnamento scientifico del professor Faustino De Gregorio, docente di diritto canonico, rappresenta un’importante occasione per approfondire il pensiero di Giuseppe Dossetti, figura centrale del cattolicesimo democratico e tra gli ispiratori della Costituzione repubblicana.

Il percorso promosso dalla Conferenza episcopale calabra

Il ciclo di incontri ha preso avvio su impulso della Conferenza episcopale calabra, in continuità con i lavori della 50ª Settimana sociale dei cattolici di Trieste, dedicata al tema della partecipazione. Su proposta di don Guido Quintieri, direttore della Pastorale del lavoro della diocesi di San Marco Argentano – Scalea, i vescovi calabresi hanno avviato un cammino rivolto ai giovani per riflettere sulla costruzione di una società ispirata al patrimonio sociale lasciato da Dossetti e alla valorizzazione del patrimonio naturale e storico della Calabria, crocevia del Mediterraneo.

Le tre università calabresi saranno protagoniste di un percorso articolato in tre incontri, al termine del quale sarà redatto un documento dai giovani partecipanti. Il primo appuntamento si è svolto il 26 marzo presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il primo incontro alla Mediterranea

Ospite del primo incontro è stato Guido Federzoni, diacono della diocesi di Modena, medico e allievo di Dossetti. Federzoni ha vissuto nella Piccola Famiglia dell’Annunziata, ha prestato servizio per anni in un ospedale di Nazaret e accompagnato numerosi pellegrini in Terra Santa, fino ad Ain Arik, dove è presente ancora oggi una comunità fondata da Dossetti. L’introduzione è stata affidata a don Guido Quintieri e a Carmela La Rocca, presidente Fuci di Reggio Calabria, che ha raccontato la riapertura della Fuci reggina e il coinvolgimento degli studenti della Mediterranea. Ha moderato l’incontro Francesca Chirico, presidente diocesana di Azione cattolica, che ha sottolineato la capacità profetica di Dossetti, capace di leggere il presente partendo dal futuro.

È emersa così la figura di un testimone del ’900 che ha attraversato i grandi eventi del secolo: il fascismo, la Seconda guerra mondiale, la Resistenza. Federzoni ha ricordato, tra l’altro, la chiusura dei circoli di Azione cattolica, che resistettero come spazi di libertà e coscienza.

Dossetti fu tra i giovani che, attraverso studio e impegno, contribuirono alla ricostruzione dell’Italia. Nella Fuci, insieme a La Pira, Gonella, Lazzati e Montini (poi papa Paolo VI), diede vita al Codice di Camaldoli e contribuì alla stesura della Costituzione. Giurista, docente, sacerdote, deputato, Dossetti sognava un’Italia pacificata e si spese per un nuovo spazio politico per i cattolici. Fondò una famiglia religiosa radicata nel Vangelo, fu protagonista del Concilio Vaticano II e sostenitore di una Chiesa povera e profetica. Dopo una omelia contro la guerra in Vietnam, fu allontanato da Bologna e si trasferì in Medio Oriente, per vivere là dove la Parola si era incarnata.

Dossetti e il messaggio ai giovani

Negli anni ’90, Dossetti difese con passione la Costituzione, in particolare la sua prima parte. Ancora oggi, il suo pensiero risuona come un appello ai giovani: «Convocate delle giovani menti che siano predisposte per questo e che abbiano, oltre che l’intelligenza, il cuore, cioè lo spirito cristiano. Non cercate nella nostra generazione una risposta, noi siamo veramente solo dei sopravvissuti».

Durante l’incontro, è stato lanciato un invito ai giovani a riscoprire la Costituzione. In un’epoca in cui la libertà di espressione e la diplomazia appaiono limitate, i diritti fondamentali vanno difesi con rinnovata consapevolezza. Se l’articolo 11 della Costituzione esclude la guerra, assistiamo oggi a una corsa al riarmo che contraddice lo spirito dei padri costituenti.

Dossetti scriveva in Lettere dalla Terra Santa, durante la guerra dello Yom Kippur: «Ogni giorno si hanno nuove, dolorosissime prove che gli uomini – tutti, anche i migliori – non sanno vedere altro mezzo che questo, la guerra…». Servono oggi giovani disposti alla pace, capaci di unità e visione. Così, come Dossetti, potremo imparare a leggere il presente partendo dal futuro. Il percorso proseguirà domenica 14 aprile con il terzo e ultimo appuntamento, al termine del quale sarà redatto il contributo dell’Università Mediterranea al percorso regionale.

L’articolo Giuseppe Dossetti e le radici cristiane della Costituzione proviene da Avvenire di Calabria.