Per la Giornata Mondiale del Malato, a Reggio Calabria previsti due momenti: sabato 8 febbraio in Cattedrale la preghiera con sanitari e volontari, martedì 11 febbraio la Messa a Sant’Antonio – santuario giubilare – presieduta dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone.
“Speranza” che non delude: Reggio Calabria accanto ai sofferenti
«La speranza non delude» (Rm 5,5) è il tema scelto da papa Francesco per la 33ª Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà l’11 febbraio, nell’Anno Giubilare. Un messaggio di incoraggiamento e di fede, che invita a riscoprire la vicinanza di Dio nel dolore e nella sofferenza. L’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova fa proprio questo messaggio, accogliendo l’invito del Papa a vivere la giornata come un’opportunità di incontro e di speranza per i malati e per coloro che se ne prendono cura. Il direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute, don Stefano Iacopino, ha condiviso il programma degli appuntamenti, sottolineando il valore di questa giornata come tempo di grazia e di comunione.
«Quest’anno abbiamo scelto di celebrare la giornata in un luogo giubilare per consentirci di vivere in sintonia questo tempo di grazia», spiega Iacopino.
Giornata del Malato a Reggio Calabria, il calendario
Le celebrazioni si articoleranno in due giornate principali, sabato 8 febbraio e martedì 11 febbraio, con momenti di preghiera, riflessione e testimonianza. Il primo appuntamento sarà sabato, alle 16:30, presso la Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, con la preghiera del Rosario meditato, guidata dall’arcivescovo emerito, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini. Parteciperanno le associazioni di volontariato e assistenza del mondo sanitario dell’arcidiocesi reggina, in un momento di comunione e condivisione per rafforzare la rete di prossimità e solidarietà verso chi soffre.
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La Giornata Mondiale del Malato entrerà poi nel vivo martedì 11 febbraio con la celebrazione della Messa alle 18:30 presso il Santuario di Sant’Antonio, presieduta dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone. Sarà un’occasione di particolare attenzione per chi vive sulla propria pelle il peso della sofferenza, ma anche per chi se ne prende cura con dedizione e amore. Durante la celebrazione sarà impartita la benedizione degli ammalati, come segno di vicinanza e di speranza per tutti coloro che lottano contro la malattia.
Nella malattia la “riscoperta” della vicinanza del Signore
Papa Francesco, nel suo messaggio, riflette sul significato della malattia come occasione di incontro con il Signore. «Nel tempo della malattia sentiamo tutta la nostra fragilità, ma al tempo stesso scopriamo la vicinanza e la compassione di Dio», scrive il Pontefice.
Un’esperienza che trasforma il dolore in occasione di crescita interiore e di comunione con gli altri. Accanto a questo, il Papa richiama l’importanza della condivisione: i luoghi della sofferenza diventano spesso spazi di solidarietà, dove malati, medici, infermieri e familiari si sostengono a vicenda. «Quante volte, al capezzale di un malato, si impara a sperare e a credere!» ricorda Francesco, sottolineando che anche nei momenti più difficili si può scoprire la luce dell’amore.
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