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Giornata del malato, la cura come “medicina” anche per le relazioni

Oggi 11 febbraio si celebra la XXXII Giornata Mondiale del Malato, una ricorrenza istituita da San Giovanni Paolo II nel 1992 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di sofferenza e di bisogno di chi vive l’esperienza della malattia. Il tema scelto da Papa Francesco per quest’anno è: «Non è bene che l’uomo sia solo» (Gen 2,18). Curare il malato curando le relazioni.

Il messaggio del Papa: «La cura opportunità per manifestare amore»
Superare la logica dello scarto, riconoscere dignità e diritti delle persone più fragili, come i malati, gli anziani, i disabili, i nascituri e i poveri. Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Malato di quest’anno, Francesco ci ricorda in particolare che la malattia non è solitudine o isolamento, ma può essere opportunità per manifestare ancora di più amore e solidarietà.

La cura, evidenzia Bergoglio, non si limiti alle sole prestazioni sanitarie, ma va accompagnata da una «alleanza terapeutica» tra medico, paziente e familiare, basata sul rispetto, sull’ascolto, sull’accompagnamento, sull’empatia, sull’attenzione alle esigenze spirituali e psicologiche di chi soffre.

Da qui l’invito anche alla Chiesa riguardo alla malattia: «si misuri con l’esempio evangelico del buon samaritano, per diventare un valido “ospedale da campo”. La sua missione, infatti, particolarmente nelle circostanze storiche che attraversiamo, si esprime nell’esercizio della cura».

«Tutti siamo fragili e vulnerabili; tutti abbiamo bisogno di quell’attenzione compassionevole che sa fermarsi, avvicinarsi, curare e sollevare», sottolinea Francesco.

La Giornata mondiale del malato, in questa prospettiva, secondo il Pontefice «non invita soltanto alla preghiera e alla prossimità verso i sofferenti; essa, nello stesso tempo, mira a sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme», in quanto «fa pensare al ministero di sacerdoti, al lavoro di operatori sanitari e sociali, all’impegno di familiari e volontari grazie ai quali ogni giorno, in ogni parte di mondo, il bene si oppone al male».

Giornata mondiale del malato, le celebrazioni nella diocesi di Reggio Calabria – Bova
L’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova partecipa alla Giornata mondiale del malato con due diversi momenti previsti oggi.

Questa mattina alle 9:30, nella Cappella del Grande ospedale metropolitano, sarà celebrata una santa messa solenne. A presiederla, don Stefano Iacopino, cappellano e direttore dell’Ufficio pastorale della salute.

Durante la liturgia eucaristica, come tradizione, sarà recitata la preghiera del malato e impartita la benedizione agli ammalati.

Nel pomeriggio, invece, ci sarà la celebrazione a livello diocesano. Sarà ospitata nella forania di Bova. L’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone presiederà la messa nella parrocchia di Palizzi Marina.

Il programma prevede l’accoglienza alle 15:30 nella piazza antistante la chiesa del Santissimo Redentore. Subito dopo alle 16 sarà recitato il Rosario, quindi la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Morrone.

Al termine della messa sarà amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi. La liturgia sarà animata da tutti i cori della forania di Bova che al termine della funzione si esibiranno in un concerto di canti mariani.

11 Febbraio 2024