«Espera: un desiderio per il domani!». Ecco il tema del Grest 2017; per un mese, tre volta alla settimana, il lunedì e il venerdì dalle ore sedici alle ore venti, il mercoledì dalle ore nove alle ore venti, bambini e ragazzi ragioneranno attorno ai propri sogni, a quei desideri che concretamente possono realizzarsi, magari anche con tanta fatica.
Non mancheranno i momenti dedicati ai giochi, mentre tre saranno i laboratori: teatrale, che metterà in piedi il grande musical che il 23 luglio concluderà l’esperienza; creativo, tutto dedicato ai piccoli artisti affascinati da colori, pennelli e tanta manualità; e il marcos lab, ovvero un laboratorio ispirato ai marcos, un gruppo di truffaldini e accaniti giocatori di calcio e mangiatori di fagioli e musicanti, facenti parte della storia che sta alle spalle del grande progetto 2017 «Espera».
A proposito di storia: il Grest è ambientato, quest’anno, in Messico, dove Luca e Nadia, in vacanza con i genitori, dopo essersi persi nella foresta, s’imbattono nel villaggio di Espera, abitato da discendenti maya e aztechi. A Espera le persone sono stese o sedute e non combinano nulla a causa di una maledizione: cinque secoli fa, il tiranno Montezuma ha condannato loro a non avere più desideri, cioè a non avere voglia di fare alcunché. Per contrastare il sortilegio, il mago Tictac ha fabbricato per Espera un Grande Totem, che però è stato di recente rubato. Luca e Nadia, con coraggio e tra tante peripezie, partono alla ricerca del Grande Totem, impegnandosi così a restituire a quel popolo i sogni, i desideri, e soprattutto l’essenziale capacità di sognare!
E giorno dopo giorno, bambini e ragazzi, sotto lo sguardo fraterno degli animatori e sotto quello paterno del parroco don Domenico Morabito, saranno chiamati a vivere, assieme ai personaggi di Espera, un viaggio che li condurrà a riscoprirsi capaci di sognare assieme agli altri, capaci di metter nero su bianco idee e progetti utili per la collettività.
Non mancheranno poi le escursioni: sia il cinque che il dodici luglio bambini, ragazzi, animatori e parroco invaderanno, con colori e urla e sorrisi, incantevoli zone della nostra terra calabra, mentre le sere di domenica, durante il Grest, vedranno il coinvolgimento anche degli adulti, con giochi e musica.
Antonio Marino