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Fidanzati, ecco il vademecum diocesano

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Nel libretto si legge che l’equipe ha «immaginato questo percorso di preparazione non come un segmento a sé stante dell’esistenza della coppia, un periodo di vita chiuso fra un primo ed un ultimo incontro di preparazione, ma come l’occasione per riprendere un percorso di fede e ravvivar- lo, avviandolo verso la partecipazione alla quotidiana vita di una comunità parrocchiale e, così, innestandolo nella vita della Chiesa».
Se l’esperienza proposta in questo libretto parte dalla «questione della fede» è proprio perché la comunità parrocchiale deve aiutare le coppie a compiere il cammino verso il matrimonio attraverso una maturazione nella fede: «chiedere di celebrare il sacramento del matrimonio, secondo la fede della Chiesa, significa aver riconosciuto all’interno del proprio legame affettivo la presenza di una chiamata di Dio e significa, nello stesso tempo, affermare la necessità della Grazia del Signore Gesù, per dare compimento alla domanda di salvezza che l’amore umano porta in sé».
Come ricorda spesso anche il vescovo Morosini, il sacramento del matrimonio oggi è posto di fronte ad una sfida senza precedenti, per questo nel sussidiario proposto dall’Ufficio famiglia sono sviluppati temi che riguardano la vita affettiva e quotidiana della coppia, come ad esempio la fedeltà al progetto, la vita di relazione all’interno della coppia e della coppia con le famiglie di origine, la sessualità, l’uso del denaro e del tempo, l’autonomia e le possibili tensioni. Gioie e responsabilità ma anche difficoltà concrete che si intrecceranno anche con alcune tematiche antropologiche, ovvero le grandi scelte di senso che la nuova famiglia dovrà affrontare quali la fecondità, l’educazione dei figli, l’apertura alla società, la testimonianza della propria vocazione nel mondo, «lette a partire dalla rivelazione e dalla riflessione cristiana per mostrare come l’esperienza umana viene illuminata e significata dalla scelta di fede».

Il sussidio è già disponibile sul web e presso tutte le parrocchie e «non pretende di dire tutto» ma vuole offrire «spunti e riferimenti da utilizzare nel modo che si ritiene più congeniale alla propria preparazione e soprattutto alle esigenze (di crescita umana e di fede) dei fidanzati che ci vengono affidati».