{module AddThis} tornei a cui ci si può iscrivere anche all’ultimo momento, dalle 15.30 alle 16.00: il tutto si conclude entro le 18.30 quando, prima di assegnare le coppe alle squadre sportive vincenti, verrà presentata e distribuita a tutti i presenti, riuniti davanti alla facciata della chiesa, una elegante brochure con la “Carta dei diritti e dei doveri di migranti e profughi”, redatta dal Centro Diocesano Migrantes con la consulenza di esperti universitari. Ecco la seconda novità.
Nonostante le importanti novità, la finalità della Festa dei Popoli rimane sempre identica: promuovere, senza declamazioni e alti discorsi, ma con la semplice presenza festosa di tanta gente di lingue, provenienze e culture diverse, la conoscenza reciproca, l’intesa amichevole, in una parola l’effettiva integrazione fra i vari gruppi di stranieri tra di loro e con gli italiani, in un clima di distensione e di allegria.
Si può aggiungere una terza novità. La festa cade a due giorni dalla celebrazione internazionale della Festa dell’Europa, protrattasi per una settimana a Reggio Calabria, con epicentro a Palazzo S. Giorgio e il Teatro Cilea.
Le istituzioni europee hanno scelto quest’anno Reggio Calabria perché ritenuta protagonista non tanto di tolleranza quanto di civile apertura e cordiale accoglienza di tanti disperati in fuga dall’altra sponda del Mediterraneo. E’ gratificante veder riaccendersi sul loro volto un raggio di speranza, anche se il loro sogno e il loro traguardo non è Reggio o altra città dello Stivale, ma qualche altro Paese più promettente al di là delle Alpi.
P. Bruno Mioli