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È la madre dei poveri e degli ultimi

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All’età di 38 anni lasciò il convento delle Suore di Loreto e prese la cittadinanza indiana; si trasferì nella metropoli per unirsi alle persone che più bramava servire, fino a spostarsi nel Gange presso le suore di Patna; luogo dove si acculturò su discipline e nozioni di assistenza sanitaria.
Presenziò l’Assemblea Generale dell’ONU il 26 ottobre del 1985 invitata dal generale Javier Pérez; venne definita la donna più potente della terra e questo la intimorì; la forza che la contraddistingueva, però, le fece affrontare il percorso segnato da una gloria che non ha mai cercato e voluto. In quell’occasione mostrò il rosario dicendo: “Io sono soltanto una povera suora che prega. Pregando, Gesù mi mette nel cuore il suo amore e io vado a donarlo a tutti i poveri che incontro sul mio camino”. Dopo un attimo di silenzio che lasciò la platea dell’ONU in attesa aggiunse: “Pregate anche voi! Pregate e vi accorgerete dei poveri che avete accanto. Forse nello stesso pianerottolo della vostra abitazione. Forse anche nelle vostre case c’è chi aspetta il vostro amore. Pregate e gli occhi si apriranno e il cuore si riempirà di amore”.
Madre Teresa toccò anche la terra di Reggio Calabria e fondò una comunità. Era il mese di maggio del 1979, quando arrivata in treno a Villa San Giovanni venne accompagnata prima a Calanna per la celebrazione di una messa e poi ad Archi. Si recò nelle zone in cui vivevano le famiglie di etnia Rom, nel quartiere del 208, nelle baracche di Ciccarello, nell’ex polveriera, toccando con mano il degrado e la miseria. Fu proprio quello scenario di povertà estrema ad attirare la sua attenzione, scelse, infatti, il territorio del quartiere Modena per dar vita alla missione. Oggi la comunità delle Missionarie di carità opera ancora lì.
Si recò presso le suore di Pio X e presso il monastero di clausura delle visitandine, poi la visita a suor Maria Grazia dell’Unitas Catholica ed il giro tra le famiglie rom. Condivise il pranzo in seminario con monsignor Ferro vescovo emerito e monsignor Sorrentino, vescovo del tempo. In un solo giorno, Madre Teresa incontrò tante persone sofferenti ed anche le guide spirituali delle parrocchie visitate.

Gaetana Covelli