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Don Nuccio Santoro festeggia 50 anni di sacerdozio

Don Nuccio Santoro, parroco di San Giorgio al Corso

{module AddThis}Entrato ragazzo nel seminario arcivescovile, ha compiuto gli studi liceali presso il seminario pontificio Pio XI (RC), dove ha frequentato anche il IV corso filosofico, che si potrebbe definire l’anno del discernimento. Confermato nella vocazione sacerdotale, si è iscritto alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, con sede a Posillipo di Napoli.Conseguita la Licenza in Sacra Teologia, è stato ordinato Presbitero e incardinato nella Diocesi di Reggio-Bova. Ha svolto il suo ministero nelle parrocchie del SS. Salvatore e della Candelora come viceparroco. Da parroco ha retto la chiesa di Condera, prima di essere trasferito a San Giorgio al Corso, dove al presente esercita la sua missione sacerdotale. Altri più abilitati il prossimo 26 tratteranno questo argomento. Qui un piccolo spazio per accennare a quegli apporti di Don Nuccio, che si potrebbero definire “il suo valore aggiunto”.
Docente di Religione per moltissimi anni presso l’Istituto Industriale Panella, ha educato numerose generazioni di futuri tecnici, che ancora a distanza di anni conservano un buon ricordo e tanti si sono legati a lui di stretta amicizia.
Negli anni novanta è stato responsabile della FACI. Il suo mandato nella Federazione delle Associazioni del Clero in Italia si è distinto per alcune lodevoli pubblicazioni, tese a tramandare la memoria di sacerdoti degni di essere conosciuti. Cito le biografie di Padre Giuseppe Avolio S. J. e di Mons. Antonino Sgro per la penna di Mons. Ercole Lacava.
Ha messo sempre un impegno notevole nel settore della carità, perché da vario tempo è assistente diocesano della Conferenza di San Vincenzo, la benemerita organizzazione caritativa cattolica fondata nel 1833 a Parigi dal beato Federico Ozanam insieme ad altri laici e dedicata appunto all’opera di San Vincenzo de Paoli. Sue caratteristiche principali “l’elevazione spirituale dei suoi membri e dei poveri assistiti e la forma diretta della carità con le visite alle famiglie bisognose”.
L’affinità col mondo della cultura rimane sempre una sua costante. Questo spiega il ruolo di assistente dell’associazione identificata come “Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia”, la regina delle Due Sicilie beatificata il 24 maggio 2014.
Coniugando fede e cultura, ha aperto le porte dei locali parrocchiali a diverse associazioni culturali, quali l’Anassilaos e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Nell’austero Tempio della Vittoria, di cui è parroco, ha ospitato spesso concerti di musica sacra. Altre volte il pubblico ha goduto di belle suonate all’organo.
Frequentando la chiesa, risalta evidente, e non poteva essere diversamente, la dimensione spirituale del suo apostolato. Per fare ciò si avvale dell’aiuto sostanziale della Congregazione delle Figlie della Chiesa con due punti di riferimento. Le solerti suore, che in città conducono la vicina Chiesa di San Giuseppe, animano le funzioni religiose e preparano i parrocchiani ai sacramenti. La comunità che risiede ad Arghillà nella Casa “Santa Maria Porto di Pace” si propone proprio come “Casa di spiritualità”, da vivere “in un clima di silenzio e di preghiera”, come recita la locandina.
Notorio è inoltre il legame con il Monastero della Visitazione, ieri presente in città e da poco tempo trasferito nella zona collinare di Ortì. Don Nuccio con l’esempio e con continue esortazioni invita i parrocchiani ad andare a visitare le suore di clausura, vero modello di vita dedicata allo spirito.
In seno all’Azione Cattolica, giovane tra giovani, è stato assistente del MSAC ( Movimento studenti di Azione Cattolica), nel periodo di forte sviluppo.
Al MIEAC è approdato intorno al 2000 e da allora la sua guida è stata quasi ininterrotta. Si coglie l’occasione per manifestare gratitudine nella sua persona agli altri assistenti che l’hanno preceduto. Si ricordano e si ringraziano in ordine di tempo Don Nuccio Cannizzaro, Don Mimmo Marino (purtroppo non più tra noi), Don Giuseppe Caruso e Don Bruno Verduci. La figura dell’assistente ecclesiastico è elemento indispensabile in seno all’Azione Cattolica, perché essa per sua natura mira a curare la dimensione religiosa degli iscritti e proprio per questo si differenzia dalle altre associazioni. Il gruppo sente l’esigenza di esternare il suo grazie, perché ha trovato in Don Nuccio una sicura guida spirituale, oltre che un sacerdote colto e dalle ampie vedute. Il MIEAC, nel mentre si augura di poterlo avere ancora come Assistente, gli rinnova i più sentiti auguri per i suoi cinquant’anni di sacerdozio.
Una S. Messa di ringraziamento sarà celebrata venerdì prossimo, 22 aprile, alle ore 18.30, nella Chiesa di San Giorgio al Corso. Ad multos annos, carissimo Don Nuccio!
Fortunato Mangiola