Con il recupero del pregevole dipinto i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza restituiscono alla comunità diocesana un prezioso simbolo di rinascita per la Città di Reggio Calabria, profondamente colpita dal terremoto nel 1908. In quegli anni monsignor Emilio Cottafavi, inviato da Papa Pio X in Calabria per la ricostruzione post-sisma, curò la realizzazione di un villaggio di case prefabbricate per accogliere gli orfani del territorio. Il canonico fece realizzare alcune chiese baracche per consentire l’esercizio del culto: tra esse quella dedicata a San Prospero, patrono di Reggio Emilia, per il cui altare maggiore commissionò al pittore Cirillo Manicardi l’immagine del Santo (olio su tela).
La chiesa di San Prospero fu distrutta da un incendio nel 1920, ma il dipinto tratto in salvo e trasferito presso la tipografia sorta all’interno del villaggio di baracche per volontà di monsignor Cottafavi. Quando la tipografia fu dismessa si persero le tracce del dipinto. A distanza di moltissimi anni, grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ed il Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, l’opera è stata rintracciata all’interno di un’abitazione privata e recuperata per restituirla alla fruibilità della comunità reggina. L’opera, opportunamente restaurata, sarà esposta nel Museo “Aurelio Sorrentino” di Reggio Calabria.
Alla cerimonia di riconsegna del prezioso dipinto interverranno l’Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, Amministratore Apostolico di Reggio Calabria-Bova; Dottor Massimo Mariani, Prefetto di Reggio Calabria; Avvocato Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria; Colonnello Marco Guerrini, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria; Capitano Bartolo Taglietti, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza; Dottor Salvatore Patamia, segretario regionale Ministero della Cultura della Calabria; Monsignor Antonino Denisi, Decano del Capitolo della Cattedrale.
Nella foto un particolare del quadro