«Sono vicino con la mia preghiera – ha dichiarato il presule – soprattutto agli operatori sanitari che stanno subendo più di tutti le conseguenze di questa situazione difficile con l’auspicio che, quanto prima, l’Hospice sia messo nelle condizioni di continuare erogare ai cittadini prestazioni sanitarie di eccellenza e di grande professionalità».
Le peculiari prestazioni sanitarie dell’Hospice, che spesso accompagnano i pazienti nell’ultimo tratto della loro esistenza terrena, necessitano di una particolare perizia e di un distinto tratto di umanità, non comune a tutti, ed è soprattutto per questo che è indispensabile trovare una soluzione per garantire continuità ai servizi della struttura di San Sperato: «È stato Papa Francesco – prosegue monsignor Morrone – a ricordare, proprio nei giorni scorsi, il privilegio di un Sistema Sanitario in grado di erogare cure gratuite. Tale privilegio è ancora più prezioso nel caso dell’Hospice, se consideriamo che le cure palliative permettono di curare coloro che non possono guarire. Un atto di carità che è degno del Vangelo, e per questo deve essere sostenuto custodito e garantito, anche a Reggio Calabria».