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Conversione, il desiderio di ritornare tra le braccia di Dio

abbraccio

È un cammino difficile costellato di fragilità, cadute, contraddizioni, è l’esperienza del fallimento dell’inadeguatezza di fronte alla chiamata di Dio. Ecco allora che si sente il bisogno di cambiare strada, la necessità di ritornare alla casa del Padre e sentire il profumo di quell’abbraccio che per troppo tempo è mancato.Le ragioni di questo bisogno insito della conversione sono tante: una potrebbe essere la coscienza di essersi spinti un pò oltre sulla strada del male o anche di essere coscienti di avere ricevuto una promessa da parte di Dio, una promessa di amore a cui si è venuti meno. Dobbiamo lasciare degli atteggiamenti che giudichiamo negativi, ma bisogna chiedersi se realmente vogliamo abbandonarli o giustificarli. Ritornare da una situazione di peccato e di lontananza da Dio comporta una doppia scelta: Dio o gli idoli. La voce del Padre chiede a noi una risposta, assenso a Lui e quindi rifiuto di ciò che distoglie la nostra attenzione da ciò che è secondario, ma che senza volerlo è divenuto più importante.
La conversione è un cammino che ha Dio al principio di tutto e non noi quindi chi induce alla conversione è Dio.
Dunque la conversione appare sempre come dono di Dio, l’uomo da solo non riesce a convertirsi. Non esiste cambiamento senza l’ammissione del proprio peccato, in verità e onestà. Senza false giustificazioni bisogna riconoscere che Dio vuole che tutti gli uomini arrivino alla salvezza e di fronte al proprio limite ci si giustifica per apparire migliori degli altri e per non essere fragili, ma è proprio dalla consapevolezza del proprio limite che può iniziare una nuova vita.
Il tempo di quaresima è quindi un momento per essere attirati da Dio, per ritornare a Lui , per convertirci e riscoprire nuovamente la via di casa.La consapevolezza delle meraviglie che il Signore ha operato per la nostra salvezza dispone la nostra mente e il nostro cuore ad un atteggiamento di gratitudine verso Dio, per quanto Egli ci ha donato, per tutto ciò che compie in favore del suo popolo e dell’intera umanità. Da qui parte la nostra conversione: essa è la risposta riconoscente al mistero stupendo dell’amore di Dio. Quando noi vediamo questo amore che Dio ha per noi, sentiamo la voglia di avvicinarci a Lui: questa è la conversione. Dio non si rassegna alla separazione dai suoi figli, anche quando noi pecchiamo ma, per poterci riabbracciare, muore in croce per ogni uomo. Siamo amati da Dio, in ogni rapporto e circostanza favorevole o meno, e la morte, la risurrezione e la croce di Gesù sono il segno di questa compagnia costante. Egli si prende cura per orientare gioie e dolori di ciascuno di noi alla felicità eterna.