La sessione autunnale della Conferenza episcopale permanente che si è svolta sotto la guida del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, ha focalizzato l’attenzione sulla presenza della Chiesa oggi, in una società segnata da «tante sofferenze».
Di fronte ai rapidi e profondi mutamenti in atto – si legge nella nota conclusiva – è necessario assumere uno sguardo teologale sulla realtà, ricco di speranza e capace di riconoscere i semi di futuro, per essere sempre più una Chiesa missionaria che vive e annuncia il Vangelo. In questa direzione si muove il Cammino sinodale: i Presuli si sono soffermati sulla fase sapienziale, da poco avviata, per preparare la fase profetica, ossia la tappa finale nella quale si assumeranno alcuni orientamenti e decisioni.
La formazione dei presbiteri
Il Consiglio Permanente si è quindi confrontato sulla formazione dei presbiteri, chiamati a pensarsi dentro una coralità, in relazione al territorio e in una dimensione di fraternità che deve essere costruita fin dagli anni in Seminario.
Consapevoli della necessità di una formazione permanente, i Vescovi hanno approvato la Ratio Nationalis secondo le osservazioni che verranno recepite dalla Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata in vista della presentazione all’Assemblea Generale Straordinaria (Assisi, 13-16 novembre 2023) che avrà come tema principale: “Ratio formationis sacerdotalis per i Seminari in Italia”.
A partire dagli spunti offerti dal Cardinale Presidente nella sua Introduzione e in sintonia con quanto riaffermato da Papa Francesco in occasione dei Rencontres Méditerranéennes di Marsiglia, il Consiglio Permanente ha condiviso alcune riflessioni riguardo al tema dei migranti, invitando il mondo della politica e del lavoro a un dialogo che possa favorire l’avvio di percorsi di accoglienza, protezione, promozione e integrazione.
I temi sociali, la vita e il cammino sinodale
Anche sul piano sociale – dalla questione della casa a quella della povertà e delle disuguaglianze – i Vescovi hanno sottolineato l’urgenza di interventi costruttivi. Altrettanto indispensabile risulta l’investimento sul piano educativo e culturale, antidoto alla crisi demografica e ai tragici episodi di violenza che vedono coinvolti giovani e giovanissimi.
Nel corso dei lavori, è stato offerto un aggiornamento normativo delle Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, a seguito di recenti interventi legislativi, in particolare l’ultima versione delle Normae de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis (11 ottobre 2021) e di Vos estis lux mundi (25 marzo 2023).
È stata presentata inoltre una bozza di riforma della strutturazione e organizzazione della CEI, in vista di quella “trasformazione missionaria” auspicata da Papa Francesco. È stata illustrata l’attività dei Tribunali Ecclesiastici in materia di nullità matrimoniale ed è stata condivisa una bozza di proposta di sostegno, come forma di accompagnamento, alle Diocesi “pienamente unite” (successivamente al riordino del 1986).
Sostentamento del clero e dialogo cattolici-ebrei
Il Consiglio Permanente, tenendo conto dell’incremento del tasso di inflazione e delle difficoltà in corso, ha aumentato il valore del punto per il calcolo del sostentamento del clero per l’anno 2024. Infine, ha approvato la pubblicazione dei Messaggi per la 35ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio 2024) e per la 46ª Giornata per la vita (4 febbraio 2024), oltre che il regolamento del Cammino sinodale.
Distinte comunicazioni hanno riguardato i percorsi di attuazione del Rescriptum ex audientia sanctissimi: Norme proprie dell’Esarcato per i fedeli ucraini cattolici di rito bizantino in Italia del 28 agosto 2023, i Rencontres Méditerranéennes tenuti a Marsiglia dal 17 al 23 settembre 2023 e la 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. Infine, si è provveduto ad alcune nomine.
Una Chiesa missionaria che vive e annuncia il Vangelo
La consapevolezza della necessità per la Chiesa di essere una presenza costruttiva all’interno della società ha caratterizzato i lavori del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolto a Roma dal 25 al 27 settembre sotto la guida del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
I Vescovi sono tornati a confrontarsi sulla definizione di Chiesa quale “minoranza creativa”, evocata dal Cardinale Presidente nella sua Introduzione, per ribadire che – nonostante il calo numerico – essa è chiamata a mantenere la sua innata dimensione popolare, che si esprime nel vivere il Vangelo oltre che nell’essere una comunità che lo annuncia, con le parole e le opere.
Di fronte ai rapidi e profondi mutamenti in corso, che determinano conseguenze notevoli anche sul piano dei vissuti ecclesiali, è quanto mai necessario assumere uno sguardo teologale sulla realtà, ricco di speranza e capace di riconoscere i germogli di futuro che già cominciano a spuntare nonostante la stretta dell’inverno non accenni ad allentare la sua morsa. In questo momento storico, pertanto, ogni comunità è chiamata a cercare le tracce che lo Spirito sta seminando e che contengono un forte appello alla conversione per essere una Chiesa missionaria.
Il cammino sinodale e le diverse esperienze a confronto
Perché questa conversione possa essere sostenuta, il Cammino sinodale sta accompagnando le singole Chiese locali nell’assumere una coscienza nuova circa la propria missione e le modalità con cui interpretarla, evitando il ripiegamento su sé stesse e finalizzando tutti i temi in agenda alla dinamica dell’annuncio e della testimonianza.
In questo senso, il Consiglio Permanente si è ampiamente confrontato sulla fase sapienziale del Cammino, da poco avviata, per fare il punto della situazione e preparare la fase profetica, ossia la tappa finale, nella quale si assumeranno alcuni orientamenti e decisioni concrete.
I Vescovi hanno portato l’eco delle rispettive Chiese locali, nelle quali il biennio narrativo, appena concluso, ha destato molte attese e offerto molte proposte, chiedendo di valorizzare quanto emerso. Nei prossimi mesi verranno decisi tempi e modalità della conclusione del Cammino; intanto, ne è stato approvato il regolamento.
La formazione dei sacerdoti oggi
Nel corso dei lavori, il Consiglio Permanente ha approvato il documento sulla formazione dei sacerdoti secondo le osservazioni che verranno recepite dalla Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata in vista della presentazione all’Assemblea Generale Straordinaria (Assisi, 13-16 novembre 2023), che avrà come tema principale: “Ratio formationis sacerdotalis per i Seminari in Italia”.
Il testo, che si compone di cinque capitoli coniugando l’adeguamento alla Ratio Fundamentalis con i contributi dei Vescovi e dei formatori, offre orientamenti comuni e indicazioni condivise perché ogni singola Conferenza Episcopale Regionale possa costruire il progetto formativo dei propri Seminari.
Alla base del documento c’è la convinzione che per il prete, discepolo permanentemente in cammino sulle orme del Maestro, la formazione sia un processo che inizia in Seminario e continua per tutta la vita. Per questo, la Ratio Nationalis cerca di colmare il divario esistente fra i due momenti dell’unica formazione, evidenziando la stretta connessione tra pastorale vocazionale e formazione permanente, che necessita di essere maggiormente coordinata con quella iniziale.
Il ministero del sacerdote, infatti, si inserisce nella comunione ecclesiale e da questa trae forza per rapportarsi con le altre ministerialità. Il presbitero è chiamato a pensarsi sempre più dentro una coralità, in relazione al territorio in cui opera e con un respiro diocesano, in una dimensione di fraternità che va costruita fin dal Seminario.
Il fenomeno migratorio: “Liberi di partire, liberi di restare”
Sollecitati dalle parole del Presidente, i Presuli non hanno mancato di soffermarsi sul fenomeno migratorio, mettendo in guardia dalla tentazione di legarlo alla questione demografica: si tratta di accogliere perché persone umane e non per riempire dei vuoti. In quest’ottica, ha sottolineato il Consiglio Permanente, la Chiesa è disponibile a dialogare con la politica e con il mondo del lavoro per offrire un contributo fattivo, a partire dalle esperienze in atto e dalla proposta di itinerari possibili di accoglienza, protezione, promozione e integrazione.
Sulla scia di quanto fatto, ad esempio, con la campagna Liberi di partire, liberi di restare che ha permesso di finanziare attività di carattere sociale e sanitario a favore delle fasce più deboli, soprattutto minori e vittime di tratta, e progetti in ambito socioeconomico per la promozione di opportunità lavorative, così come di sostenere l’educazione e la formazione (anche professionale), l’informazione in loco su ciò che comporta il migrare, l’accompagnamento di chi ha scelto volontariamente di tornare in patria. Il tutto attraverso la realizzazione di 130 progetti, per un totale di € 28.245.000 euro, in Italia, nei Paesi di transito (Turchia, Algeria, Tunisia, Marocco, Albania, Niger, Marocco), nei Paesi di partenza dei flussi migratori (Nigeria, Mali, Costa d’Avorio, Senegal, Gambia, Guinea).
Secondo i Vescovi, è necessaria una progettazione lungimirante che affronti il fenomeno in modo strutturale, con umanità e intelligenza, e getti le basi per percorsi di riconciliazione e di pace. Del resto, come ha ricordato Papa Francesco in occasione dei Rencontres Méditerranéennes, “un grande sindaco (Giorgio La Pira, ndr) leggeva nel Mediterraneo non una questione conflittuale, ma una risposta di pace, anzi ‘l’inizio e il fondamento della pace fra tutte le nazioni del mondo’”. La questione migratoria e il tema della pace si intersecano infatti nella riflessione sul Mediterraneo, al centro degli incontri di Marsiglia, e prima di Bari e Firenze. Di qui l’impegno a essere operatori di pace e a lavorare secondo i verbi indicati dal Papa – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – vigliando sui provvedimenti e sulla loro attuazione, perché sia sempre rispettata la dignità di ogni persona.
Un serio investimento sull’educazione
Consci dei cambiamenti in atto, i Vescovi hanno espresso apprezzamento per le parole del Cardinale Presidente, in particolare riguardo al fatto che le sfide del tempo presente non debbano essere subite ma affrontate con responsabilità. Sono tante, del resto, le “fatiche della nostra gente” che chiedono risposte a diversi livelli: il problema della casa, sempre più acuito da speculazioni immobiliari e dal caro affitti, sollecita ad esempio un’interlocuzione della Chiesa con le famiglie e con le istituzioni. Mentre aumenta la povertà, desta qualche preoccupazione il disegno di legge sull’autonomia differenziata che, nell’attuale formulazione di alcuni articoli, potrebbe rischiare di allargare ulteriormente la forbice delle diseguaglianze.
Per i Vescovi, di fronte a un tessuto sociale che si sfilaccia – la crisi demografica, con l’incapacità di immaginare un futuro, è solo uno dei segnali – occorre rivitalizzare il dialogo, l’incontro, la pastorale. Non solo: è tempo di un serio investimento sull’educazione, tema caro alla Chiesa in Italia, cui peraltro sono stati dedicati gli Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000 (Educare alla vita buona del Vangelo). I gravi fatti avvenuti recentemente a Caivano – con la drammatica realtà di stupri, abusi, violenza – non possono essere letti e affrontati solo come una questione di ordine pubblico. Va considerato l’aspetto educativo che riguarda tutta la società, perché i minori non cadano nella trappola della pornografia e comprendano appieno il valore della sessualità, e soprattutto perché alla repressione si leghi la propositività di interventi educativi lungimiranti.
Il Consiglio Permanente ha quindi espresso l’augurio di buon anno scolastico e accademico ai docenti, agli studenti e al personale amministrativo, rivolgendo un pensiero particolare agli Insegnanti di Religione Cattolica sui quali grava la responsabilità di illustrare quanto il cristianesimo abbia permeato l’arte, la letteratura, la cultura in genere, cercando nel corso dei secoli di tradurre il Vangelo in categorie comprensibili.
Linee Guida sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili
Ai Vescovi è stato offerto un aggiornamento normativo delle Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, approvate dalla 73ª Assemblea Generale della CEI (20- 23 maggio 2019), resosi necessario a seguito di recenti interventi legislativi, in particolare l’ultima versione delle Normae de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis (11 ottobre 2021) e di Vos estis lux mundi (25 marzo 2023).
A distanza di quattro anni dalla loro emanazione, infatti, e considerata la loro sostanziale validità, le Linee guida si confermano uno spartiacque non solo nella percezione della gravità degli abusi nella Chiesa, ma anche e soprattutto per l’attivazione di azioni di contrasto e prevenzione. Il Servizio Nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, costituito nel gennaio 2019, nasce per dare attuazione concreta al documento e porsi come riferimento per le interazioni con il territorio.
In pochi anni, attraversati tra l’altro dalla pandemia, grazie a un’azione capillare e di rinnovata consapevolezza da parte dei Vescovi diocesani, con il coinvolgimento della ricchezza delle competenze laicali, sono stati organizzati e costituiti i diversi Servizi territoriali. La rete si sviluppa nelle diverse Regioni ecclesiali attraverso un coordinamento regionale, coadiuvato da un Vescovo delegato per ogni Regione, e una serie di Servizi diocesani e interdiocesani, con funzione consultiva, cui afferiscono quasi ovunque i Centri di ascolto, strutture preposte all’accoglienza e all’accompagnamento delle presunte vittime.
La riforma degli Uffici e dei Servizi della CEI
In vista di quella “trasformazione missionaria” più volte ribadita da Papa Francesco a partire da Evangelii gaudium, al Consiglio Permanente è stata presentata una prima bozza di un progetto volto alla riforma della strutturazione e dell’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della CEI, secondo i principi della sinodalità, della missionarietà e della diaconia.
In linea con quanto avvenuto nella Curia Romana e nel Vicariato di Roma, la CEI ha deciso di affrontare una profonda conversione pastorale per poter adempiere in modo efficace il proprio servizio ai Vescovi e alle Chiese, in una società segnata da radicali cambiamenti.
Il percorso di riforma vedrà coinvolti non soltanto i Presuli, ma anche tutti coloro che, a vario titolo, già operano secondo la propria professionalità negli Uffici e nei Servizi della CEI: uomini e donne, laici, religiosi e sacerdoti. Non si tratterà di un’operazione di facciata o di un mero accorpamento, ma di un ripensamento complessivo per una strutturazione più semplice e adeguata ai tempi, aperta e flessibile.
Gli altri temi
Tribunali ecclesiastici. Ai Vescovi è stata illustrata l’attività dei Tribunali Ecclesiastici in materia di nullità matrimoniale in relazione alla ripartizione dei contributi. Il 2023 è il quinto anno di applicazione delle Norme circa il regime amministrativo dei Tribunali Ecclesiastici italiani in materia di nullità matrimoniale. È stato presentato un quadro del servizio dei Tribunali operanti in Italia, con alcuni dati riguardanti il costo medio delle cause e il fondo per i meno abbienti.
Sostentamento del clero. Il Consiglio Permanente, tenendo conto dell’incremento del tasso di inflazione e delle difficoltà in corso, ha innalzato a € 13,12 il valore del punto per il calcolo del sostentamento del clero per l’anno 2024. Tale incremento, pari a +2%, ha un’incidenza minima rispetto all’aumento del costo della vita registrato in questi anni.
Diocesi “pienamente unite”. È stata condivisa una bozza di proposta di sostegno, come forma di accompagnamento, alle Diocesi “pienamente unite” (successivamente al riordino del 1986). Si tratta di una modalità di fraterno sovvenire, compatibile con il senso sostanziale di giustizia, perché il processo di valutazione e decisione di fusione di Diocesi non riceva condizionamenti di natura finanziaria.
Adempimenti. Il Consiglio ha approvato la pubblicazione di due Messaggi: quello per la 35ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio 2024), dal titolo Oltre le passioni tristi. Credenti che contagiano speranza (Ez 37,1-14), e quello per la 46ª Giornata per la vita (4 febbraio 2024), sul tema La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36).
Comunicazioni. Distinte comunicazioni hanno riguardato i percorsi di attuazione del Rescriptum ex audientia sanctissimi: Norme proprie dell’Esarcato per i fedeli ucraini cattolici di rito bizantino in Italia del 28 agosto 2023, i Rencontres Méditerranéennes tenuti a Marsiglia dal 17 al 23 settembre 2023 e la 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. In merito alla prima è stato ricordato che sono in corso colloqui per la definizione delle operazioni di attuazione del Rescritto sia con la Santa Sede sia con il Ministero dell’Interno. Circa la seconda è stata sottolineata la bontà dell’iniziativa svolta a Marsiglia in continuità con il cammino avviato a Bari nel 2020 e proseguito a Firenze nel 2022. Infine, riguardo alla Settimana Sociale è stato presentato ai Vescovi il Documento preparatorio nella sua articolazione programmatica.
La Presidenza della CEI, nella riunione del 25 settembre, ha rinnovato la propria vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dalle recenti emergenze nel Nord Africa e dalle crisi economiche, sociali e politiche che si protraggono in alcuni Paesi del Medio Oriente. Come forma di sostegno, la Presidenza ha deciso lo stanziamento di 2,5 milioni di euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, dopo i primi 300 mila euro stanziati per far fronte all’emergenza terremoto in Marocco. Il contributo della CEI, attraverso Caritas Italiana in raccordo con le reti locali, verrà destinato alle popolazioni del Marocco e della Libia duramente colpite dal terremoto e dalle alluvioni, per aiuti d’urgenza, interventi per la ripresa delle attività economiche, ricostruzione, sostegno psicosociale, iniziative per la ricomposizione dei legami comunitari.
In Medio Oriente, invece, gli interventi riguarderanno il Libano provato da una grave crisi economica e sociale; l’Iraq alle prese con una profonda crisi dovuta alle conseguenze durature delle guerre di cui è stato vittima; la Giordania che accoglie più di un milione di profughi soprattutto siriani. I singoli progetti, pur differenziandosi a seconda dei contesti, saranno volti a fornire servizi essenziali alla popolazione locale più vulnerabile: assistenza sanitaria ed economica, sostegno psicosociale alle donne, in particolare laddove sono vittime di violenze.
Uffici Cei, le nuove nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:
Membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute: S.E.R. Mons. Francesco Antonio SODDU, Vescovo di Terni – Narni – Amelia
Membro della Presidenza di Caritas Italiana: S.E.R. Mons. Calogero PERI, Vescovo di Caltagirone;
Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro: Don Bruno BIGNAMI (Cremona);
Direttore dell’Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese: Don Giuseppe PIZZOLI (Verona);
Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso: Don Giuliano SAVINA (Milano);
Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile: Don Riccardo PINCERATO (Vicenza);
Responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli: Don Gabriele PIPINATO (Padova);
Membri del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Migrantes:
S.E.R. Mons. Gian Carlo PEREGO, Presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni, Presidente di diritto; Don Carlo DE STASIO, Dott. Sergio DURANDO, Don Marco Yaroslav SEMEHEN, Dott. Massimo VANNI, Dott.ssa Sara VATTERONI, Diac. Santino TORNESI;
Presidente della Federazione Italiana Esercizi Spirituali (FIES): S.E.R. Mons. Domenico CANCIAN, Vescovo emerito di Città di Castello;
Coordinatore nazionale della pastorale dei greco-cattolici romeni in Italia: S.E.R. Mons. Cristian Dumitru CRIŞAN (Visitatore apostolico per i fedeli greco-cattolici romeni in Europa occidentale);
Assistente ecclesiastico centrale del settore adulti dell’Azione Cattolica Italiana (ACI):
Don Oronzo COSI (Ugento – Santa Maria di Leuca);
Animatore spirituale nazionale dell’Associazione “Cursillos di Cristianità in Italia”: Padre Luigi ARENA (Missionari dei Sacri Cuori – M.SS.CC.);
Presidente dell’Associazione Biblica Italiana (ABI): Mons. Antonio PITTA (Lucera -Troia);
Assistente ecclesiastico nazionale per la Branca Lupetti-Coccinelle dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI): Don Raffaele ZAFFINO (Catanzaro – Squillace);
Consulente Ecclesiastico Nazionale del Centro Turistico Giovanile (CTG): Don Gionatan DE MARCO (Ugento – Santa Maria di Leuca).