Concluse le celebrazioni in onore della patrona, la comunità diocesana si è ritrovata in assemblea per aprire l’anno pastorale. L’incontro si è svolto questa sera presso l’auditorium “Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri “Fava e Garofalo” del rione Modena di Reggio Calabria.
Convocata dall’arcivescovo metropolita di Regio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone, l’assemblea diocesana è stata partecipata da tutti i presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, dai membri dell’equipe sinodale, dal gruppo dei direttori delle Lectio, dai membri del Consiglio pastorale e presbiterale, dalla Consulta delle aggregazioni laicali e da due referenti per ogni parrocchia.
Due i punti all’ordine del giorno. Il primo ha riguardato la “Ripresa e la presentazione del terzo anno del Cammino sinodale (Anno del discernimento)”. Le prospettive del cammino sinodale sono state presentate del vicario episcopale per la cultura, monsignor Pietro Sergi. Quest’anno le zone pastorali saranno chiamate a riflettere su alcune tematiche tratte dal Vangelo dei discepoli di Emmaus. Il primo lunedì si svolgerà l’incontro zonale, cui seguirà poi una riflessione parrocchiale centrata sulle “costellazioni” indicate nel documento per il Terzo anno del Sinodo.
Subito dopo la spiegazione del percorso sinodale, è stata presentata la prima lettera pastorale dell’arcivescovo Morrone dal titolo “Al passo di Gesù” (scarica qui la Lettera pastorale) che contiene le linee programmatiche che accompagneranno la comunità diocesana nel nuovo anno pastorale appena iniziato. I contenuti della lettera sono stati offerti e contestualizzati dagli interventi di don Antonio Bacciarelli, vicario episcopale per l’evangelizzazione, la famiglia e il laicato, suor Giuliana Luongo fma, direttrice dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile, e dalla professoressa Annarita Ferrato, direttrice dell’Issr monsignor Vincenzo Zoccali di Reggio Calabria.
«In questi due anni del mio ministero episcopale ho avuto la gioia di incontrare tanti di voi e molti di voi ho rivisto con piacere il 7 giugno, nell’assemblea a conclusione del secondo anno del nostro cammino sinodale. I vostri volti, i vostri sguardi, il vostro parlarmi con sincerità comunicandomi entusiasmi e stanchezze, generosità e sofferenze, sincera dedizione per l’annuncio e la testimonianza del Vangelo nelle forme più varie, nei molteplici ambiti della nostra Chiesa e del nostro complesso territorio, hanno confortato la mia fede», ha esordito nella Lettera il pastore della Chiesa reggina – bovese.
Morrone è poi entrato nel vivo della sua prima Lettera pastorale incentrata sulla sinodalità, così come lo stesso presule spiega nell’introduzione. Rivolgendosi all’intera comunità diocesana scrive: «Carissimi lo Spirito Santo, che ha ispirato papa Francesco ad avviare un sinodo sulla sinodalità per scuoterci dal nostro torpore e riposizionarci nel seguire Gesù, ci sollecita a procedere nel lavoro evangelico intrapreso, a non aver paura delle inevitabili difficoltà, di nuovi interrogativi e istanze inedite che sorgono all’interno di questo nostro mondo in continua e veloce trasformazione».
Nella lettera, poi, un invito a guardare al passato, ma con uno sguardo proiettato al presente e al futuro. «Quale Chiesa sogniamo?», chiede il vescovo Fortunato nel ribadire poi che «per essere evangelicamente generativi dobbiamo avere il coraggio, dopo aver insieme individuato consuetudini infeconde, di svecchiare la nostra mentalità, le nostre strutture e prassi
pastorali, per dedicare più energie alla causa del Vangelo a vantaggio di tutti, specialmente di chi ne ignora la bellezza».
Il valore dei Sacramenti e della Liturgia nella vita di ogni giorno, una «Creatività pastorale» vissuta «in chiave missionaria», insieme alla «sfida della fede» seguendo la «via tracciata da Gesù». Ma anche un invito alla «corresponsabilità per rigenerare» e ad «una rinnovata presenza laicale», insieme alla «presenza qualificata delle donne», sono solo alcuni dei punti nodali del documento dell’arcivescovo in cui sono contenute anche «alcune linee di impegno per la nostra pastorale».
Nella sua Lettera, monsignor Fortunato Morrone annuncia, inoltre, l’avvio della Visita Pastorale che inizierà con il mese di gennaio 2024, ispirata all’immagine sinodale dell’icona di Emmaus scelta per indicare il terzo anno di cammino dedicato al discernimento: «mi ha sollecitato a osare sulla provocazione dell’espressione “camminava con loro”, richiamandomi – spiega il presule – all’esigenza di vivere un po’ di più accanto a voi e attraverso i vostri volti ricomporre e scoprire il volto della Chiesa di Reggio-Bova».
La Visita, nella sua forma e modalità, sarà l’oggetto dei prossimi incontri che l’arcivescovo terrà con i vari organismi di partecipazione. Intanto annuncia: «Verrò a farvi visita per vivere con voi un breve tratto di strada come discepolo del Signore e per voi come vescovo chiamato ad accompagnarvi nel vissuto quotidiano del vostro ritmo di vita dietro Gesù…»