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La Mostra espone una piccola selezione di opere appartenenti alla Collezione di Presepi “Ninì Sapone” donata al Museo diocesano nel 2012 dai figli di Ninì, tra i maestri dell’arte presepiale in Italia: la collezione integrale, nucleo essenziale del Museo del Presepio di via Filippini, fondato nel 1997, sono state esposte per due anni consecutivi, con straordinario successo di visite, presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, in un’ala del Seminario, assieme allo straordinario Presepe meccanizzato, autentico capolavoro del maestro.
In attesa di riallestire la Sezione completa in una nuova e definitiva sede, la Mostra, temporaneamente ospitata nel Museo diocesano, ha l’intento di dare un seguito concreto all’opera di divulgazione dell’arte presepiale promossa da Ninì Sapone.
Tra le opere selezionate risaltano: le statuine in ceramica dei fratelli Allegra di Reggio Calabria e quelle in terracotta di Giuseppe Pesa di Seminara; i manufatti in terracotta e tela, ispirati al Settecento siciliano, opera di Giulietta Cavallo; i gruppi ispirati al Settecento napoletano opera del maestro Antonio Greco di Castellamare di Stabia e Antonio Malacario di Boscotrecase; quelli in cartapesta di scuola leccese di Marco Epicochi; le pregevoli creazioni di Alberto Finizio ed una, in particolare, di Adelma Rita Giani; i presepi liguri in ceramica policroma verniciata a fuoco opera di Delia Zucchi e, ancora, le composizioni lignee di Karl e Heinrich Demetz di Ortisei in Val Gardena.
Ad essi si aggiunge una piccola sezione dedicata ai Presepi dal mondo, con manufatti in materiali e tecniche diversi, provenienti da Europa, Africa, Asia e Americhe.
L’allestimento espositivo, che quest’anno incrocia i percorsi dell’esposizione museale permanente, si connota come un “segno contemporaneo”, per le forme adottate e i materiali usati per i supporti espositivi realizzati in rete metallica: la rete con la sua fitta trama di incroci e saldature esprime forza e legami saldi, quasi a ricordarci che, in un’epoca in cui sembrano affermarsi individualismo e indifferenza, il Natale si conferma l’occasione attesa per riscoprire la propria umanità e la ricchezza dei rapporti interpersonali, dando spazio a sentimenti quali la solidarietà e la condivisione.
Gli operatori dei Servizi educativi museali propongono alle Scuole dell’Infanzia e Primaria e ai bambini delle classi del catechismo e dei gruppi parrocchiali l’attività didattica Viaggio nel Presepe: la visita ai Presepi in Mostra diviene, così, occasione per affrontare il tema della multiculturalità, attraverso la riscoperta del significato universale del Presepe. Saranno illustrate, in modo dinamico e secondo le diverse abilità e competenze dei bambini coinvolti, le tradizioni presepiali delle varie regioni d’Italia e, a seguire, quelle del resto del mondo, al fine di evidenziare come le distanze geografiche e le diversità culturali tra i popoli costituiscano una ricchezza irrinunciabile, in un itinerario che, partendo dalla Calabria, attraversa le varie regioni d’Italia, giunge al Trentino Alto Adige e poi, ancora, si trasferisce nel resto d’Europa e nei continenti extra-europei.
Alle famiglie con bambini dai 3 ai 10 anni il Museo diocesano rivolge, poi, due distinti Laboratori creativi: domenica 20 dicembre h 16,30-19,30 sarà la volta di Per mano a un Angelo e sabato 2 gennaio h 16,30-19,30 quella di Guidati da una stella, occasione di gioco, festa e creativo divertimento attorno ai temi, rispettivamente, del Natale e del Viaggio dei Magi.