Le fiamme distruggono l’auto del sacerdote e minacciano la canonica e la chiesa. Non è esclusa alcuna ipotesi, tra cui il dolo
Notte di paura a Santo Stefano in Aspromonte, incendiata l’auto del sacerdote
Notte di paura a Santo Stefano in Aspromonte, dove attorno alle 3, un incendio ha avvolto l’auto di don Vincenzo Attisano, amministratore parrocchiale della comunità locale. La vettura, una Jeep Avenger, parcheggiata davanti alla canonica, a pochi passi dalla chiesa, è stata completamente distrutta dalle fiamme. L’esplosione ha sprigionato un boato e le fiamme si sono propagate fino al tetto della canonica e della chiesa, rischiando di estendersi ulteriormente.
L’intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato il peggio, riuscendo a spegnere le fiamme prima che causassero danni ancora più gravi alle strutture parrocchiali.
Tra le ipotesi c’è il dolo
Circa la natura dell’incendio, non è esclusa alcuna ipotesi, ma al momento la pista più accreditata sembrerebbe quella dolosa.
L’episodio è al centro di un’indagine condotta dai Carabinieri, i quali stanno raccogliendo elementi utili per fare chiarezza sull’accaduto e risalire agli eventuali responsabili.
Don Vincenzo Attisano, a Santo Stefano da oltre due anni
Don Vincenzo Attisano, Vice direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, guida la parrocchia di Santo Stefano in Aspromonte dall’ottobre 2022.
Giovane sacerdote, “vocato” ai giovani, ha coinvolto la comunità in diverse iniziative: dalle rappresentazioni della Passione di Cristo al Presepe Vivente, fino alla riorganizzazione dell’Oratorio parrocchiale, ribattezzato “OraSogna”.
Solidarietà della comunità AGAPE a don Attisano
«L’attentato perpetrato contro don Vincenzo Attisano, parroco a santo Stefano d’Aspromonte, è un gesto odioso commesso da chi non gradisce il servizio degli uomini di chiesa per il riscatto della nostra terra». Così il commento della Comunità AGAPE di Reggio Calabria sull’incendio che ha distrutto l’auto di don Vincenzo Attisano.
«Nell’auspicare che le forze dell’ordine facciano luce su questa vile intimidazione e assicurano alla giustizia i suoi autori, a nome del centro comunitario agape», il presidente Mario Nasone «esprime vicinanza a don Enzo con il quale recentemente ha avviato delle collaborazione per iniziative sull’educazione dei giovani invitandolo a proseguire nel suo servizio pastorale sentendo accanto a sé la solidarietà e l’affetto di tutta la comunità ecclesiale e civile».
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