Cerca
Close this search box.

Il Museo diocesano di Reggio Calabria accreditato al Sistema Museale Nazionale

Con Decreto del 31 luglio scorso del Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari opportunità Settore 2 Regione Calabria, il Museo diocesano di Reggio Calabria è stato accreditato al Sistema Museale Nazionale.

Il riconoscimento
Il riconoscimento giunge al termine di un articolato iter di accreditamento che ha previsto la compilazione di un questionario di autovalutazione su Piattaforma digitale AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), le verifiche e la valutazione di una Commissione tecnico-scientifica composta dal Dirigente del Settore Cultura regionale e da due esperti in materia museale designati dal Ministero della Cultura – Segretariato regionale per i beni culturali e il paesaggio della Calabria.

Cos’è il Sistema Museale Nazionale
Il Sistema Museale Nazionale è il progetto coordinato dalla Direzione generale Musei che mira alla messa in rete dei quasi 5.000 musei e luoghi della cultura italiani al fine di migliorarne la fruizione, l’accessibilità e la gestione sostenibile. 

Esso si pone l’obiettivo di creare una governance del patrimonio improntata a sostenibilità, innovazione e partecipazione, che coinvolga insieme ai Musei statali anche le realtà di proprietà regionale, comunale, i Musei diocesani, quelli privati, d’impresa, etc., fondandosi sul fare rete per rafforzare la collaborazione tra Stato, Regioni, Comuni, Diocesi, etc.

I livelli uniformi di qualità raggiunti
L’accreditamento al Sistema Museale Nazionale attesta il raggiungimento da parte del Museo diocesano di Reggio Calabria dei livelli uniformi di qualità (LUQV).

Questi livelli sono articolati nei tre ambiti di Organizzazione, Collezioni e Comunicazione e rapporti con il territorio: una corretta e rigorosa gestione, che da sempre rispetta gli standard minimi di qualità museale ponendosi di anno in anno nuovi obiettivi di miglioramento, in particolare in favore di accessibilità e sostenibilità.

Altri musei diocesani accreditati
Il 31 luglio scorso, assieme al Diocesano di Reggio Calabria, hanno ottenuto l’importante riconoscimento i Musei diocesani di Gerace e di Catanzaro-Squillace, che vanno così ad aggiungersi ai Diocesani di Rossano e Santa Severina accreditati fin dal 2023.

Salvaguardia del patrimonio storico-artistico, altro riconoscimento per una pregiata opera custodita nel Museo diocesano di Reggio Calabria
La Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania ha assegnato un contributo per il restauro del Bacolo Pastorale dell’arcivescovo Antonio De Ricci, a seguito della partecipazione dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova al bando “Patrimonio da salvare – Cantieri aperti”.

In una lettera datata 29 luglio 2024, il direttore della Fondazione, dottor Carlo Cannataro, ha comunicato la selezione del progetto e l’assegnazione del contributo secondo quanto previsto dal Bando volto alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Basilicata e Calabria.

La lettera, indirizzata all’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone sottolinea l’importanza dell’iniziativa. La Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania finanzierà l’intervento con un contributo di 8 mila 122 euro.

Scopriamo il Bacolo Pastorale dell’arcivescovo De Ricci
Il Bacolo Pastorale dell’arcivescovo Antonio De Ricci è una delle opere più pregiate custodite nel Museo diocesano Aurelio Sorrentino di “Reggio Calabria”. Realizzato in argento sbalzato è cesellato, dorato con elementi a fusione. Risale al sesto-settimo decennio del XVI secolo ed è attribuito ad un ignoto argentiere napoletano per aspetti compositivi e stile e la presenza del marchio “NAPL”.

L’opera appartenne a monsignor Antonio De Ricci, arcivescovo di Reggio dal 1453 al 1488, cui si riferiscono lo stemma e l’iscrizione in caratteri gotici incisi in basso, sul nodo a sfera schiacciata, entro sei tondi.

Sul nodo si erge un’edicola a forma di tempietto con cupola decorata a scaglie di pesce e suddivisa in nicchie entro le quali sono statuette della Madonna e Santi (San Pietro, San Paolo, San Giuseppe, etc.). Da qui si eleva il riccio decorato con un ricamo floreale in argento filigranato e smalto blu cobalto per il fondo (ora scurito per effetto del tempo) con petali bianchi e rossi e girali, rosette e foglie di acanto. All’interno del riccio è raffigurata l’Incoronazione della Vergine.