Cerca
Close this search box.

Al via il progetto: “Capolavori d’Aspromonte, sculture in marmo dal Rinascimento al Barocco”

Il progetto è finalizzato a valorizzare la statuaria marmorea conservata nei comuni dell’Aspromonte, attraverso il coinvolgimento di guide, storici dell’arte, associazioni e fondazioni che si occupano del patrimonio culturale.

Lungo tutto il 2023 la Fondazione Antonino Scopelliti si farà promotrice della raccolta di informazioni sull’attuale fruizione dei beni culturali dell’Aspromonte, in particolare sulle immagini marmoree realizzate tra Rinascimento e Barocco. A tal fine sono previste escursioni nei comuni aspromontani che custodiscono tali importanti tesori della storia dell’arte italiana, opere spesso poco note ma di alto valore storico-artistico oltre che religioso.

Le visite guidate saranno organizzate da guide autorizzate ma anche da storici dell’arte che metteranno al servizio la loro professionalità non solo per promuovere la conoscenza di tali opere d’arte del Rinascimento, del Manierismo e dell’Età Barocca, ma anche per contribuire alla loro effettiva fruizione. Sarà redatta una guida capace di contribuire in modo concreto alla valorizzazione di tale straordinario corpus di sculture.

Ogni tappa sarà, inoltre, occasione per partecipare ad un contest fotografico unico ed originale, che sarà pubblicato sulla pagina Facebook della Fondazione Antonino Scopelliti. Basterà fotografare le opere scultoree oggetto degli incontri, che avranno, appunto, lo scopo di raccontare storie inedite, far scoprire dettagli impercettibili, comprendere iconografie antichissime.

Tutti i dettagli del Progetto saranno oggetto dell’incontro che vedrà presenti Lucia Lojacono, direttore del Museo diocesano di Reggio Calabria, don Domenico Rodà, Direttore Ufficio diocesano per i beni culturali dell’Arcidiocesi Reggio Calabria- Bova, Rosanna Scopelliti, Presidente della Fondazione Antonino Scopelliti, Pietro Sacchetti, Direttore Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Domenico Guarna, Giuda Ambientale AIGAE e Pasquale Faenza, storico dell’arte ideatore stesso del progetto “Capolavori d’Aspromonte”.

Al termine dell’incontro sarà possibile visitare il Museo diocesano di Reggio Calabria, contenitore privilegiato di tesori d’arte provenienti non solo dagli edifici di culto della città ma anche dalle chiese dell’intera diocesi di Reggio Calabria-Bova.