Cerca
Close this search box.

Giornata mondiale dei Poveri, 50 anni di Caritas diventano racconto

Il libro a cura di Roberto Petrolino dal titolo “50 anni di Caritas, tra memoria e profezia” sarà presentato il 12 novembre, nell’Aula Magna del Seminario arcivescovile “Pio XI”. All’incontro che si terrà alle 18, promosso dall’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova e dalla Caritas diocesana, oltre all’autore, interverrà don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana.

La presentazione del volume coincide con gli eventi che saranno celebrati in riva allo Stretto in occasione della sesta Giornata mondiale dei Poveri voluta da papa Francesco, che si celebrerà il giorno successivo, il 13 novembre.

Il libro a cura di Roberto Petrolino ripercorre 50 anni di storia della Caritas a Reggio Calabria. Un racconto che si incastona, inevitabilmente, nella testimonianza di Caritas italiana, iniziata nell’estate del 1971.

Il volume, 160 pagine intrise di volti, vicende e opere, inizia con un excursus sulla nascita di Caritas italiana. Ripercorre il cammino di servizio e missione intrapreso negli ultimi 50 anni all’interno della Chiesa italiana e, in particolare, di quella reggina. Esperienza, quest’ultima, nata nel maggio del 1972, come ricorda Petrolino, «dal cuore di monsignor Giovanni Ferro e dalla passione di don Italo Calabrò».

Un’ampia sezione del libro, inoltre, è dedicata ai volti, di ieri e di oggi, testimoni, «di una fede operosa che si fa presenza, prossimità con i fratelli più fragili, nostri fratelli in Cristo, per renderli protagonisti delle storie di cambiamento», afferma nella prefazione Mariangela Ambrogio, attuale direttore della Caritas di Reggio Calabria – Bova.

Ciò che è illustrato nelle pagine di “50 anni di Caritas, tra memoria e profezia”, spiega ancora Ambrogio nell’introdurci alla lettura, «è quanto la Chiesa reggina bovese ha fatto, continua a fare, semplicemente è. È Eucarestia che si dilata e si celebra nelle periferie e sulla strada. È lo stare accanto ai poveri che ci restituisce la fede, cioè il cuore della Chiesa».

Il testo – come spiegato ancora nella prefazione – è anche «un grazie ai sacerdoti che hanno diretto la Caritas diocesana: don Italo Calabrò, don Antonino Iachino e don Antonino Pangallo con i vescovi che li hanno nominati e guidati nella loro opera di servizio, e un grazie ai volontari che insieme ai nostri amici sono protagonisti di un cammino che oggi continua, in modalità consona ai modi e ai tempi, ma sempre guidato dallo Spirito Santo».