I due momenti, riproposti integralmente sui canali Social di Avvenire di Calabria, hanno offerto ampi spunti sui temi che saranno affrontati nel corso delle varie tappe della seconda fase del cammino sinodale e prospettati nel documento “I Cantieri di Betania” consegnato alle Chiese locali.
A questi primi appuntamenti svolti al Soccorso, ha fatto seguito un incontro tra l’arcivescovo monsignor Fortunato Morrone, il responsabile dell’équipe diocesana sinodale e vicario per la Pastorale della cultura, monsignor Pietro Sergi, il vicario generale monsignor Pasqualino Catanese, gli altri vicari episcopali e i vicari zonali.
Seguendo il modello dello scorso anno, il nuovo percorso sarà articolato in quattro appuntamenti per ogni mercoledì del mese. Il primo incontro mensile si svolgerà in contemporanea in ogni zona pastorale e verterà sulla lectio biblica (guidata da un relatore scelto a turno dall’arcivescovo tra presbiteri, diaconi, suore e laici) attinente il brano di Betania e i cantieri sinodali. Le date sono state comunicate attraverso una lettera che monsignor Sergi ha inviato, nei giorni scorsi, alla comunità diocesana.
La prima lectio zonale si terrà mercoledì 9 novembre, mentre la seconda il 9 dicembre. Gli altri appuntamenti, tutti nel 2023, saranno nelle seguenti date: 11 gennaio; 1 febbraio; 1 marzo; 3 maggio e 7 giugno (quest’ultima in Cattedrale).
Il secondo mercoledì del mese, in ogni parrocchia, si terrà la conversazione spirituale comunitaria sui temi della lectio; la terza settimana il confronto sugli spunti proposti dal documento “I Cantieri di Betania” e la quarta settimana, l’incontro zonale per condividere quanto vissuto da ciascuna comunità.
Prima del via, il mese di ottobre sarà dedicato alla riflessione sui bisogni locali. Lo spirito con cui il cammino sinodale sarà vissuto è indicato dalle parole dell’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone: «Ci si può realmente, sinceramente e con disponibilità mettere in cammino sinodale solo se si crede che oggi il Signore sta parlando nel Suo Popolo santo. Per questo occorre mettersi ai piedi del Maestro in un atteggiamento di ascolto docile. Occorre dunque riposizionare il carico e tornare al senso della Comunione».