L’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone, ha telefonato ai parroci delle frazioni interessate per esprimere la vicinanza della comunità diocesana a tutte le persone che hanno subito danni a causa delle fiamme. Il presule è stato informato dei gravi danneggiamenti a molte proprietà agricole e a diversi allevamenti di bestiame.
Questa circostanza, purtroppo segnata dal dolo di alcuni criminali che hanno causato gli incendi, è utile per richiamare tutti al dovere civico della tutela della casa comune, «indignazione e rabbia non bastano più, ha commentato l’arcivescovo Morrone, è indispensabile ripensare il proprio rapporto con la natura e con il creato: uomini e donne sono collaboratori della creazione di Dio, non distruttori dell’ambiente che è stato pensato per noi e messo nelle nostre disponibilità». Tale ripensamento del rapporto dell’uomo con la natura trova indicazioni concrete nella Laudato Si’, l’enciclica che Papa Francesco ha dedicato ai temi dell’ambiente e dell’ecologia: «la cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione…» per instaurare il quale «occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti» (Laudato Si’, 229).
L’arcivescovo Morrone condanna fermamente gli atti incendiari che sono stati perpetrati nei giorni scorsi a Reggio, «ringrazio tutti i volontari, le forze dell’ordine, la protezione civile, i vigili del fuoco e quanti a titolo personale hanno contribuito a fermare la devastazione delle fiamme: il vostro esempio è la linfa dalla quale ripartire per restituire dignità alla nostra Calabria».