Dottrina sociale della Chiesa, concluso il corso di Alta formazione promosso dall’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Questo percorso formativo è stato sostenuto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dall’Istituto “Giuseppe Toniolo”. L’avvio risale a un anno e mezzo fa: venerdì si è, quindi, concluso un lungo lavoro di confronto e ricerca da parte dei partecipanti.
Lo scorso 28 maggio si è tenuto il momento finale del corso sulla Dottrina sociale della Chiesa, durante il quale sono stati presentati i project work degli iscritti. Al webinar hanno partecipato, oltre i corsisti, l’amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, la coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, Paola Bignardi, l’ordinario di Psicologia dell’UniCat, Elena Marta e l’esperto di welfare e processi partecipativi, Gino Mazzoli.
Tutti i project work sulla Dottrina sociale della Chiesa sono disponibili cliccando qui.
Monsignor Morosini ha voluto ringraziare «l’Università Cattolica per aver proposto un percorso che ritengo fondamentale per lo sviluppo del Polo culturale diocesano». Il vescovo ha aggiunto: «Il Covid-19 ci ha condizionati in maniera terribile; avremmo potuto sperimentarci meglio. Ma, nonostante questo, abbiamo lanciato un segnale: la Dottrina sociale della Chiesa può essere portata alla base della nostra comunità».
Durante la discussione dei project work, alcuni relatori hanno voluto sottolineare la bontà del lavoro svolto rispetto alle tematiche della Dottrina sociale della Chiesa. «Sono la testimone dell’impegno messo in campo dal vescovo Morosini» ha commentato Paola Bignardi. Che sui corsisti ha detto: «Chi è giunto alla fine del percorso è stato davvero estremamente motivato. Abbiamo dimostrato che ci si può prendere davvero “sul serio” parlando di Dottrina sociale della Chiesa».
Gino Mazzoli ha sottolineato come «tutti i progetti presentati non sono assolutamente banali, anzi risultano contestualizzati e ingegnosi. Le idee sono molto operative, frutto della capacità di ascolto e di mettersi in discussione».
Passando in rassegna le dieci idee progettuali ci sono tanti spunti interessanti. Dallo “spazio” in cui le famiglie possono trovare occasioni di dialogo al programma di promozione del volontariato all’interno degli istituti scolastici. Dal coinvolgimento dei giovani nella discussione politica ai percorsi di integrazione dei minori stranieri nella scuola primaria.
E ancora: il sostegno al ruolo educativo della famiglia rispetto all’età adolescenziale; la realizzazione delle pensiline per l’attesa dell’autobus su tutto il territorio della città di Reggio Calabria; il progetto di educazione informatica per l’inclusione sociale degli anziani nonché gli incontri di alfabetizzazione digitale. Infine, gli interventi in ambito scolastico sulla legge a tutela dei minorenni e la valorizzazione di tutte le buone pratiche di volontariato urbano.
I corsisti che hanno partecipato all’Alta formazione sono: Annaelisa Infortuna, Luciano Arillotta, Valentina Murina, Arianna Lionte, Giuseppe Di Biasi, Concetta Lucia Foti, Sara Gramuglia, Valentina Falanga, Davide Maria Furforoso, Paolo Gorassini, Franco Condiorio e Domenico Oliva.